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Iperico

Hypericum perforatum L.
Numero di osservazioni umane nel mondo di nel 2023. Credits: GBIF | OpenStreetMap.

Nome scientifico

Hypericum perforatum L.

Nome comune

Iperico; Erba di San Giovanni

Parti usate

Sommità fiorite; Foglie

Fitochimica

Flavonoidi (rutina, iperoside, quercitrina, isoquercitrina, quercetina); Derivati prenilati del floroglucinolo (iperforina); Naftodiantroni (ipericina, pseudoipericina); Acidi fenolici (acido clorogenico); Tannini; Xantoni; Alcaloidi; Lipidi; Resine; Oli essenziali

Botanica

L’iperico è una pianta erbacea perenne originaria dell’Europa, del Sud Africa e dell’Asia, del Nord e Sud America e dell’Australia, appartenente alla famiglia delle Hypericaceae.

La pianta ha un’altezza media che varia dai 30 ai 60 cm, e può raggiungere fino a un metro in condizioni ideali. Il suo fusto è eretto e ramificato, solitamente di color verde o rossastro, e presenta due bordi rialzati lungo l’intera lunghezza.
Le foglie sono opposte, sessili (cioè prive di picciolo), oblunghe e di colore verde brillante. Sono particolarmente interessanti perché, se osservate alla luce, presentano piccoli punti traslucidi che sembrano “fori”, da qui il nome “perforatum”. Questi “fori” sono in realtà ghiandole contenenti oli essenziali.

I fiori dell’iperico si sviluppano in cime terminali durante i mesi più caldi dell’anno. Sono di colore giallo brillante e presentano un elevato numero di stami, che formano un fascio centrale. I petali, solitamente cinque, mostrano sul margine delle piccole ghiandole nere.

Il frutto è una capsula ovoidale che contiene numerosi semi di piccole dimensioni. Quando maturo, il frutto si apre liberando i semi.

Raccolta

Il tempo balsamico dell’iperico corrisponde alla piena estate. Per la raccolta, si procede tagliando le parti aeree della pianta, principalmente fiori e foglie, utilizzando forbici ed evitando di strappare o danneggiare la pianta.

Una volta raccolto, l’iperico deve essere essiccato per preservarne i principi attivi. L’essiccazione deve avvenire in luogo ben ventilato, asciutto e possibilmente buio, dato che la luce può degradare alcuni dei composti attivi. Le parti della pianta vengono disposte in un unico strato su telai o griglie, evitando sovrapposizioni che potrebbero causare muffe o deterioramenti. L’essiccazione dovrebbe durare fino a quando le parti della pianta non si spezzano al tocco, in genere una o due settimane.

Una volta essiccate, le parti dell’iperico possono essere conservate in contenitori di vetro ermetici, lontano da fonti di calore e luce diretta. È importante controllare periodicamente i contenitori per assicurarsi che non si sviluppino muffe o altri segni di deterioramento. Se conservata correttamente la droga essiccata può mantenere le sue proprietà per un anno o più.

Modalità d’uso

  • Infuso: solitamente si utilizzano 1-2 cucchiaini di fiori essiccati per tazza. I fiori vengono poi ricoperti con acqua bollente e lasciati in infusione per circa 10 minuti prima di filtrare. L’infuso può essere bevuto fino a tre volte al giorno.
  • Tintura madre: quella che si trova in commercio, viene generalmente assunta seguendo le indicazioni del produttore, ma una posologia comune è di 10-30 gocce, da 1 a 3 volte al giorno.
  • Oleolito: l’oleolito di iperico può essere applicato direttamente sulla pelle per alleviare infiammazioni e bruciature. Si ottiene lasciando macerare i fiori freschi di iperico in un olio vegetale per diverse settimane.

Utilizzo tradizionale

Dioscoride, in De materia medica, già parlava dell’iperico e, del genere perforatum, scriveva “Quando si beve con un bicchiere di idromele, il frutto di questa pianta è benefico per i disturbi dell’anca. Aiuta anche ad eliminare molta bile e scorie. [..] È inoltre efficace per le ustioni, quando applicato come impacco.” [1]

Nel Medioevo, l’iperico era considerato una pianta magica con il potere di scacciare gli spiriti maligni. Era usato in cerimonie religiose, e veniva appeso sopra le porte delle case o bruciato nei rituali per proteggere da streghe, demoni e malattie. Il colore rosso dell’olio ottenuto dalla macerazione dei fiori di Iperico veniva associato al potere del sangue e della protezione.

La pianta è utilizzata da tempo nella medicina tradizionale cinese e conosciuta in Cina come “Guan Ye Lian Qiao” e viene utilizzata per il trattamento di ferite e contusioni, mestruazioni irregolari, dissenteria, epatite, mastite, itterizia, emottisi e epistassi [2].

Nella medicina islamica l’impacco di Erba di San Giovanni è stato utilizzato per curare ferite infettive, ustioni e lividi. Effetti lassativi per i semi dell’erba sono stati menzionati in diverse fonti. Altri usi per questa pianta includono il trattamento della sciatalgia. Ibn Sinâ (Avicenna) preparava una decotto di iperico nel vino e lo prescriveva per quaranta giorni consecutivi per alleviare questa malattia [3].

Ricerca scientifica

La ricerca scientifica ha fornito evidenze parziali che supportano le proprietà terapeutiche tramandate dalla tradizione riguardo all’Hypericum perforatum, oltre a identificare nuove indicazioni terapeutiche.

Antidepressivo

Due meta analisi, una riguardante 27 studi clinici condotti su un totale di 3808 pazienti, e una di 14 studi clinici condotti su 2270 pazienti, è emerso che l’iperico ha un’efficacia comparabile a quella dei farmaci SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina) nel migliorare i sintomi della depressione, con un minor numero di effetti collaterali [4][5]. Ipericina e iperforina sono i due principi attivi che hanno effetti terapeutici sui disordini psichiatrici e psicologici.

Sciatalgia

Un’indagine sperimentale condotta in vivo su ratti fornisce conferma empirica delle affermazioni attribuite a Dioscoride e Avicenna riguardo alle proprietà terapeutiche dell’Hypericum perforatum nell’ambito del trattamento della sciatalgia [6].

Antivirale

Uno studio mostra che l’iperico ha significative proprietà antivirali contro il virus della bronchite infettiva (IBV), sia in vitro che in vivo, che potrebbero dipendere da iperoside, quercitrina, quercetina, pseudoipericina e ipericina [7].

Antidiabetico

Su ratti diabetici l’estratto di iperico ha ridotto l’attività di specifici enzimi epatici legati al metabolismo dei carboidrati, aumentato i livelli di insulina nel plasma e regolato la produzione endogena di glucosio sopprimendo la gluconeogenesi epatica (produzione di glucosio a livello del fegato). Lo studio evidenzia pertanto un’attività antidiabetica e ipoglicemica [8].

Protettore gastroesofageo

Uno studio in vivo ha analizzato l’estratto di iperico su ratti ai quali era stata provocata un’ustione esofagea, mostrando effetti antinfiammatori e antifibrotici. L’iperico potrebbe dunque essere efficace nel trattamento di ustioni esofagee corrosive [9].

Antitumorale

Un recente studio italiano mette in luce come l’iperico e uno dei suoi principali componenti, l’iperforina, potrebbero avere un ruolo chiave nella lotta contro il cancro, soprattutto quello del colon-retto. In particolare, l’iperforina sembra avere la capacità di contrastare le infiammazioni e di bloccare quei meccanismi che favoriscono la crescita tumorale. Un altro aspetto interessante riguarda la gestione del ROS, una sorta di “scarto tossico” prodotto dal nostro organismo, e il ripristino dell’equilibrio del pH nelle cellule tumorali, due fattori che contribuiscono a frenare sia la crescita che la diffusione del tumore. Infine, la ricerca suggerisce che l’iperico e l’iperforina potrebbero stimolare l’autodistruzione delle cellule tumorali (apoptosi), mettendo in evidenza il loro promettente potenziale nel campo della prevenzione e del trattamento del cancro [10].

Avvertenze e controindicazioni

Sono state sollevate preoccupazioni riguardo le interazioni tra l’iperico e alcuni farmaci, tra cui warfarin, ciclosporina, teofillina, digossina, inibitori della proteasi dell’HIV, anticonvulsivanti, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, triptani, contraccettivi orali; si consiglia che i pazienti che assumono questi farmaci interrompano l’assunzione di iperico o consultino il proprio medico curante.
A dosaggi terapeutici (fino a 6g di droga) sono stati riferiti lievi disturbi gastrointestinali, nausea, irrequietezza, stanchezza, emicrania o reazioni di ipersensibilità.
Il sovradosaggio può portare a gravi reazioni fototossiche (eruzioni, prurito, eritema). Fotosensibilità si è manifestata con singole somministrazioni di 3.5g.

Riferimenti

  1. Beck, L. Y. (Trad.). (2005). Pedanius Dioscorides of Anazarbus: De materia medica. Olms – Weidmann.
  2. Zhang R, Ji Y, Zhang X, Kennelly EJ, Long C. Ethnopharmacology of Hypericum species in China: A comprehensive review on ethnobotany, phytochemistry and pharmacology. J Ethnopharmacol. 2020 May 23;254:112686. doi: 10.1016/j.jep.2020.112686. Epub 2020 Feb 23. PMID: 32101776.
  3. Nobakht, S. Z., Akaberi, M., Mohammadpour, A. H., Tafazoli Moghadam, A., & Emami, S. A. (2022). Hypericum perforatum: Traditional uses, clinical trials, and drug interactions. Iranian journal of basic medical sciences, 25(9), 1045–1058. https://doi.org/10.22038/IJBMS.2022.65112.14338
  4. Ng QX, Venkatanarayanan N, Ho CY. Clinical use of Hypericum perforatum (St John’s wort) in depression: A meta-analysis. J Affect Disord. 2017 Mar 1;210:211-221. doi: 10.1016/j.jad.2016.12.048. Epub 2017 Jan 3. PMID: 28064110.
  5. Zhao X, Zhang H, Wu Y, Yu C. The efficacy and safety of St. John’s wort extract in depression therapy compared to SSRIs in adults: A meta-analysis of randomized clinical trials. Adv Clin Exp Med. 2023 Feb;32(2):151-161. doi: 10.17219/acem/152942. PMID: 36226689.
  6. Uslusoy, F. et al. (2019). Hypericum perforatum L. supplementation protects sciatic nerve injury-induced apoptotic, inflammatory and oxidative damage to muscle, blood and brain in rats. Journal of Pharmacy and Pharmacology, 71, 83–92.
  7. Chen H, Muhammad I, Zhang Y, Ren Y, Zhang R, Huang X, Diao L, Liu H, Li X, Sun X, Abbas G, Li G. Antiviral Activity Against Infectious Bronchitis Virus and Bioactive Components of Hypericum perforatum L. Front Pharmacol. 2019 Oct 29;10:1272. doi: 10.3389/fphar.2019.01272. PMID: 31736754; PMCID: PMC6830131.
  8. Rafailovska E, Tushevski O, Shijakova K, Simic SG, Kjovkarovska SD, Miova B. Hypericum perforatum L. extract exerts insulinotropic effects and inhibits gluconeogenesis in diabetic rats by regulating AMPK expression and PKCε concentration. J Ethnopharmacol. 2023 Feb 10;302(Pt A):115899. doi: 10.1016/j.jep.2022.115899. Epub 2022 Nov 4. PMID: 36336219.
  9. Sümeli R, Cömert HSY, Sarıhan H, İmamoğlu M, Saygın İ. Effectiveness of Hypericum perforatum Extract in the Treatment of Corrosive Esophageal Burns. J Invest Surg. 2022 Mar;35(3):647-652. doi: 10.1080/08941939.2021.1921083. Epub 2021 May 17. PMID: 33998353.
  10. Menegazzi M, Masiello P, Novelli M. Anti-Tumor Activity of Hypericum perforatum L. and Hyperforin through Modulation of Inflammatory Signaling, ROS Generation and Proton Dynamics. Antioxidants (Basel). 2020 Dec 28;10(1):18. doi: 10.3390/antiox10010018. PMID: 33379141; PMCID: PMC7824709.