vaccinium macrocarpon
Vaccinium macrocarponvaccinium macrocarpon

Mirtillo rosso

Vaccinium macrocarpon Aiton
Numero di osservazioni umane nel mondo di nel 2023. Credits: GBIF | OpenStreetMap.

Nome scientifico

Vaccinium macrocarpon Aiton

Nome comune

Mirtillo rosso; Mirtillo rosso americano; Ossicocco americano; Cranberry

Parti usate

Frutti

Fitochimica

Flavonoidi (catechine, antocianine, quercetina); tannini condensati (proantocianidine), Triterpenoidi (acido ursolico*), acido betaidrossibutirrico, acido citrico, malico, glucuronico, quinico, benzoico, vitamine A e C, zuccheri, amminoacidi, sali minerali. Di notevole importanza è la presenza delle proantocianidine (PACs) di tipo A (che generano monomeri di antociani) che distinguono il mirtillo rosso dagli altri frutti di bosco. Sei antociani sono stati identificati nelle due specie di mirtilli rossi, Vaccinium macrocarpon e Vaccinium oxycoccos. Questi sono cianidina-3-galattoside, cianidina-3-glucoside, cianidina-3-arabinoise, peonidina-3-galattoside, peonidina-3-glucoside e peonidina-3-arabinoside [1]. Le concentrazioni di trimeri di PACs tipo A, PAC A2, catechina, epicatechina e dimeri e trimeri di tipo B sono state valutate nelle tre bacche (V. macrocarpon, V. oxycoccos e V. vitis idaea). I dati mostrano chiaramente differenze notevoli nei profili e nelle concentrazioni delle PACs, in particolare la mancanza di trimeri di tipo A in V. oxycoccus; pertanto, l'efficacia contro le infezioni delle vie urinarie può variare tra le specie Vaccinium. Il V. vitis-idaea aveva la quantità più alta di dimero di tipo A, seguito dal V. macrocarpon e il minimo dal V. oxycoccus [2]. Altre differenze sono state riscontrate nel profilo flavan-3-olo delle 3 specie di Vaccinium , come un rapporto epicatechina:catechina molto più elevato nel mirtillo rosso americano rispetto alle altre bacche [3]. *L’acido ursolico è abbondante nel mirtillo rosso americano in quantità pari a 46-109 mg/100 g di peso fresco [4]. Questo triterpene è un costituente di numerose medicine tradizionali a base di erbe e ha forti effetti antinfiammatori [5].

Botanica

Da non confondere con il mirtillo rosso piccolo (Vaccinium oxycoccos) e mirtillo rosso non americano (Vaccinium vitis idaea).
Il Vaccinium macrocarpon (significa “Frutto grande”) è una pianta spontanea, piccolo arbusto sempreverde che cresce nei boschi dell’est del Nord America in cui viene anche coltivato.
La specie di mirtillo rosso (cranberry) più comune in Europa è il Vaccinium oxycoccus ma il Vaccinium macrocarpon proveniente dall’America è quello più commercializzato.
Gli USA sono i maggiori produttori di cranberry, altri paesi produttori sono Canada, Cile e alcuni paesi dell’Europa orientale.
Il piccolo arbusto raggiunge un’altezza di 20 cm ed una estensione di circa 1-2 m.
Le foglie sono coriacee, piccole, alterne e si sviluppano su rami sottili.
A metà primavera dai corti germogli sbocciano un gran numero di piccoli fiori rosa con petali ricurvi all’indietro quali seguono in estate i frutti.
I frutti sono bacche verdi che poi a maturazione diventano rosse e polpose dal caratteristico sapore agrodolce.

Raccolta

I frutti (bacche) si raccolgono in autunno, quando sono diventati rossi e quindi maturi.

Modalità d’uso

Ad oggi non ci sono indicazioni ufficiali di posologia ma vari studi hanno mostrato che si può assumere in modo sicuro (anche per cicli di 3-6 mesi):

  • succo puro: fino a 750 ml al giorno
  • estratto secco: fino ai 1600 mg al giorno

Bisogna anche tener conto che l’effetto del cranberry contro le cistiti si ottiene in particolar modo grazie alle proantociadinine-A: a prescindere dal tipo di preparato che si assume, questo deve garantire un apporto di proantocianidine-A di almeno 72 mg giornalieri [6].
L’associazione del cranberry al D-Mannosio e alla vitamina C e/o probiotici è un’ottima strategia di prevenzione e/o trattamento della cistite (anche la cistite interstiziale). Il trattamento varia in base al paziente ed alla diagnosi.
Per i bambini si consiglia 15 ml/kg (di peso corporeo) di succo o dosi equivalenti per un massimo di 300 ml al giorno ma si consiglia sempre il parere del pediatra.

Utilizzo tradizionale

Tradizionalmente usato come:
– antisettico urinario: è un coadiuvante ma anche un preventivo delle infezioni urinarie grazie alle proantocianidine, sostanze in grado di inibire l’adesione dei batteri (es. E. coli) alle pareti della vescica, sostenendo l’organismo nell’affrontare l’infezione ed eventuali recidive.
– antiossidante: attività utile nel prevenire lo sviluppo di malattie croniche come malattie cardiovascolari, invecchiamento, diabete, infiammazioni, cancro, ecc.

Ricerca scientifica

Antisettico urinario: è dimostrato come le proantocianidine di tipo A inibiscono l’adesione dei batteri alle cellule uro-epiteliali della vescica [6].Uno studio mette in risalto quanto possa essere efficace trattare e prevenire le infezioni urinarie associando l’estratto secco di mirtillo rosso (V. macrocarpon) al D-Mannosio e due tipi di lattobacilli [7].

Azione antiossidante e cardioprotettiva: l’azione antiossidante previene l’insorgenza di malattie croniche; vari studi dimostrano ad esempio il potenziale del mirtillo rosso nella prevenzione delle malattie cardiovascolari (CVD) e cardiometaboliche [8], oltre a evidenziare l’importanza di uno buon stile di vita e di una corretta alimentazione.. Tutto questo diminuendo la resistenza all’insulina ed agendo contro l’ossidazione delle LDL (lipoproteine a bassa densità, conosciute come “colesterolo cattivo”; quando sono in eccesso tendono ad infiltrarsi nelle pareti delle arterie e ossidandosi formano le pericolose placche aterosclerotiche).

Antinfiammatorio: lo stesso studio [8] dimostra la riduzione della proteina C reattiva (indice di infiammazione) nei ratti alimentati con una dieta ricca di grassi.

Eradicazione H. pylori: anche se le prove in vivo e quelle cliniche sono carenti, alcuni interessanti risultati in vitro mostrano come il mirtillo rosso, grazie ad alcuni suoi componenti, sia capace di lavorare in sinergia alla terapia antibiotica / PPI convenzionale per l’eradicazione del batterio H. pylori [9], un batterio resistente all’ambiente acido dello stomaco che può causare gastrite, ulcere e tumori.

Antivirale: i risultati cumulativi di uno studio indicano che l’effetto inibitorio dell’NDM (materiali ad alto peso molecolare) del mirtillo sull’adesione e sull’infettività del virus dell’influenza può avere un potenziale terapeutico [10].

Una interessante revisione sistematizza le informazioni sulla composizione chimica del mirtillo rosso, il suo effetto antiossidante e l’impatto benefico sulla salute umana e sulla prevenzione delle malattie dopo il consumo di mirtillo rosso, e in particolare il suo effetto contro l’infiammazione del tratto urinario sia negli adulti che nei bambini, malattie cardiovascolari, oncologiche, diabete di tipo 2, sindrome metabolica, obesità, carie e parodontite, batteri Helicobacter pylori nello stomaco ed altre malattie. [11].

Avvertenze e controindicazioni

Il mirtillo rosso può interferire con i trattamenti anticoagulanti della classe degli anti-vitamina K.
Si sconsiglia il consumo prolungato di cranberry nei soggetti predisposti alla formazione di calcoli renali.
L’assunzione di succo di mirtillo rosso o di integratori alimentari a base di estratto secco è generalmente sicura, tuttavia, se ne sconsiglia l’assunzione a soggetti allergici ad uno o più dei suoi componenti.
Dosaggi eccessivi possono causare diarrea e crampi addominali.

Riferimenti

  1. Česonienė, L., Daubaras, R., Jasutienė, I., Miliauskienė, I., & Zych, M. (2015). Investigation of anthocyanins, organic acids, and sugars show great variability in nutritional and medicinal value of European cranberry (Vaccinium oxycoccos) fruit. Journal of Applied Botany and Food Quality, 88, 295 – 299.
  2. Jungfer, E., Zimmermann, B. F., Ruttkat, A., & Galensa, R. (2012). Comparing procyanidins in selected Vaccinium species by UHPLC-MS (2) with regard to authenticity and health effects. Journal of Agricultural and Food Chemistry, 60(38):9688-96. https://doi.org/10.1021/jf303100q
  3. Blumberg, J. B., Camesano, T. A., Cassidy, A., Kris-Etherton, P., Howell, A., Manach, C., Ostertag, L. M., Sies, H., Skulas-Ray, A., & Vita, J. A. (2013). Cranberries and Their Bioactive Constituents in Human Health. Advances in Nutrition, 4(6), 618-632. https://doi.org/10.3945/an.113.004473
  4. Kondo, M., MacKinnon, S. L., Craft, C. C., Matchett, M. D., Hurta, R. A. R., & Neto, C. C. (2011) Ursolic acid and its esters: Cccurrence in cranberries and other Vaccinium fruit and effects on matrix metalloproteinase activity in DU145 prostate tumor cells. Journal of the Science of Food and Agricolture.  https://doi.org/10.1002/jsfa.4330
  5. Ikeda, Y., Murakami, A., & Ohigashi, H. (2008). Ursolic acid: An anti- and pro-inflammatory triterpenoid. Molecular Nutrition & Food Research. https://doi.org/10.1002/mnfr.200700389
  6. Luczak, T., & Swanoski, M. (2018). A Review of Cranberry Use for Preventing Urinary Tract Infections in Older Adults. The Consultant pharmacist : the journal of the American Society of Consultant Pharmacists, 33(8), 450–453. https://doi.org/10.4140/TCP.n.2018.450
  7. Vicariotto, F. (2014). Efficacia di un’associazione di un estratto secco di mirtillo rosso, D-mannosio e i due microrganismi Lactobacillus plantarum LP01 e Lactobacillus paracasei LPC09 nelle donne affette da cistite: Uno studio pilota. Journal of Clinical Gastroenterology, 48, S96-S101. Https://doi.org/10.1097/MCG.0000000000000224
  8. Novotny, J. A., Baer, D.J., Khoo, C., Gebauer, S. K., Charron, C. S. (2015). Cranberry juice consumption lowers markers of cardiometabolic risk, including blood pressure and circulating C-reactive protein, triglyceride, and glucose concentrations in adults. Journal of Nutrition, 145(6), 1185-93.
    https://doi.org/10.3945/jn.114.203190.
  9. Shmuely, H., Yahav, J., Samra, Z., Chodick, G., Koren, R., Niv, Y., & Ofek, I. (2007). Effect of cranberry juice on eradication of Helicobacter pylori in patients treated with antibiotics and a proton pump inhibitor. Molecular nutrition & food research, 51(6), 746–751. https://doi.org/10.1002/mnfr.200600281
  10. Weiss, E. I., Houri-Haddad, Y., Greenbaum, E., Hochman, N., Ofek, I., & Zakay-Rones, Z. (2005). Cranberry juice constituents affect influenza virus adhesion and infectivity. Antiviral research, 66(1), 9–12. https://doi.org/10.1016/j.antiviral.2004.12.011
  11. Nemzer, B.V., Al-Taher, F., Yashin, A., Revelsky, I., Yashin, Y. (2022). Cranberry: Chemical Composition, Antioxidant Activity and Impact on Human Health: Overview. Molecules, 27, 1503. https://doi.org/10.3390/molecules27051503