equiseto
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Equiseto

Equisetum arvense L.
Numero di osservazioni umane nel mondo di nel 2023. Credits: GBIF | OpenStreetMap.

Nome scientifico

Equisetum arvense L.

Nome comune

Equiseto; Coda di cavallo; Coda cavallina

Parti usate

Fusti sterili

Fitochimica

Alcaloidi; Flavonoidi; Fenoli; Saponine; Steroli; Acido silicico; Tannini; Triterpenoidi; Oli volatili.

Botanica

E’ una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Equisetaceae. E’ presente quasi in tutto il mondo nei climi umidi e temperati. Si tratta di una delle piante più antiche della terra, già diffusa più di 300 milioni di anni fa. E’ una pianta sterile, non si riproduce per semi e non ha fiori, ma utilizza spore per propagarsi. Ha un rizoma strisciante di colore nero dal quale si sviluppano due diversi tipi di fusti che crescono separatamente.
Un fusto è sterile alto circa 50cm, suddiviso in diversi nodi con relativi internodi intermedi e fortemente scanalato longitudinalmente di colore verde, un altro è fertile, precoce, di breve durata, privo di colorofilla di colore bruno e biancastro. Quest’ultimo è caratterizzato dalla presenza di uno strobilo apicale, una struttura ovata o oblunga che ospita gli sporangi, contenitori delle spore. Dopo la sporificazione, i fusti fertili appassiscono e muoiono, lasciando il posto ai fusti sterili. Dal fusto sterile verde partono delle piccole foglie in corrispondenza dei nodi e dalla base di queste si sviluppano dei rametti a quattro coste.

Raccolta

Il tempo balsamico dell’equiseto va da fine maggio a inizio agosto. Non si raccolgono i fusti fertili che crescono all’inizio della primavera, ma quelli sterili verdi, questi vanno tagliati a circa 10 cm dal suolo ed essiccati lontano da fonti luminose, in un luogo buio o ombreggiato e secco.

Modalità d’uso

  • Decotto: 5g di fusti essiccati per ogni tazza (200ml). Si lascia bollire la droga per 10-15 minuti, si filtra e si beve dolcificando a piacere fino a 3-4 volte al giorno.
  • Polvere: si può ottenere macinando i fusti secchi, se ne assumono 2-3g al giorno sciolti in acqua o in altre bevande.
  • Estratto secco: 370mg 3 volte al giorno oppure 540mg due volte al giorno. Dose giornaliera 1100mg
  • Tintura Madre: 60 gocce, sciolte in un bicchiere d’acqua, 2 volte al giorno dopo i pasti, o secondo le indicazioni riportate sulla confezione del prodotto.

Utilizzo tradizionale

L’equiseto viene utilizzato nelle affezioni batteriche ed infiammatorie delle vie urinarie e contro la renella. Trova impiego anche come preventivo dell’aterosclerosi.

Secondo documentazione recente, lo strobilo di E. arvense ed E. ramosissimum è stato tradizionalmente impiegato come rimedio per le carenze vitaminiche e di calcio, nonché per il trattamento delle ulcere presso le popolazioni etniche del Khyber Pakhtunkhwa, in Pakistan (Irfan et al., 2021). L’applicazione topica delle parti aeree degli estratti di E. arvense è stata a lungo utilizzata nella medicina tradizionale per la guarigione di ferite, sia negli animali che negli esseri umani [1].

Ricerca scientifica

Le parti aeree dell’equiseto contengono una grande quantità di silicio e altri minerali come potassio, calcio, magnesio, fosforo e zolfo, rendendola una pianta remineralizzante e diuretica. Uno studio recente ha scoperto che gli estratti di equiseto grazie a silice e isoquercitrina possono sopprimere l’attività delle cellule immunitarie. Questa proprietà può essere utile nel trattamento delle malattie infiammatorie e autoimmuni, in cui ridurre l’attività del sistema immunitario può alleviare i sintomi e limitare il danno ai tessuti [2][3].
Gli estratti di equiseto possono inoltre aiutare a combattere i radicali liberi e rallentare la crescita di alcune cellule tumorali, rendendoli utili come antiossidanti naturali e potenziali terapie di supporto alle cure anticancro [4].
L’equiseto ha dimostrato di avere, assunto a basse dosi, effetti antibatterici su alcuni batteri gram-positivi [5].

Avvertenze e controindicazioni

È bene non utilizzare estratti a base di equiseto in caso di sospetta o accertata ipersensibilità al principio attivo e nei soggetti con problemi renali e/o cardiaci.
Prima di iniziare un trattamento con prodotti a base di equiseto è opportuno consultare il proprio medico curante.

Riferimenti

  1. Sureshkumar J, Jenipher C, Sriramavaratharajan V, Gurav SS, Gandhi GR, Ravichandran K, Ayyanar M. Genus Equisetum L: Taxonomy, toxicology, phytochemistry and pharmacology. J Ethnopharmacol. 2023 May 17:116630. doi: 10.1016/j.jep.2023.116630. Epub ahead of print. PMID: 37207877.
  2. Steinborn C, Potterat O, Meyer U, Trittler R, Stadlbauer S, Huber R, Gründemann C. In Vitro Anti-inflammatory Effects of Equisetum arvense Are Not Solely Mediated by Silica. Planta Med. 2018 May;84(8):519-526. doi: 10.1055/s-0043-123075. Epub 2017 Dec 4. PMID: 29202511.
  3. Gründemann C, Lengen K, Sauer B, Garcia-Käufer M, Zehl M, Huber R. Equisetum arvense (common horsetail) modulates the function of inflammatory immunocompetent cells. BMC Complement Altern Med. 2014 Aug 4;14:283. doi: 10.1186/1472-6882-14-283. PMID: 25088216; PMCID: PMC4132922.
  4. Cetojević-Simin DD, Canadanović-Brunet JM, Bogdanović GM, Djilas SM, Cetković GS, Tumbas VT, Stojiljković BT. Antioxidative and antiproliferative activities of different horsetail (Equisetum arvense L.) extracts. J Med Food. 2010 Apr;13(2):452-9. doi: 10.1089/jmf.2008.0159. PMID: 20170379.
  5. Pallag A, Filip GA, Olteanu D, Clichici S, Baldea I, Jurca T, Micle O, Vicaş L, Marian E, Soriţău O, Cenariu M, Mureşan M. Equisetum arvense L. Extract Induces Antibacterial Activity and Modulates Oxidative Stress, Inflammation, and Apoptosis in Endothelial Vascular Cells Exposed to Hyperosmotic Stress. Oxid Med Cell Longev. 2018 Feb 14;2018:3060525. doi: 10.1155/2018/3060525. PMID: 29636839; PMCID: PMC5832138.