capparis spinosa
Capparis spinosaCapparis spinosaCapparis spinosa

Cappero

Capparis spinosa L.
Numero di osservazioni umane nel mondo di nel 2023. Credits: GBIF | OpenStreetMap.

Nome scientifico

Capparis spinosa L.

Nome comune

Cappero comune; Cappero; Capparo

Parti usate

Corteccia della radice; Parti aeree; Frutti

Fitochimica

alcaloidi (stachidrina, cappariloside A, cappariloside B, alcaloidi indolici, alcaloidi spermidinici); flavonoidi (rutina, quercetina, catechina, acido gallico, flavonoidi metossilati, glicosidi flavonoidi, biflavonoidi); derivati furanici e pirrolici (capparisine A, B, C, acido propionico lattone 2-(5-idrossimetil-2-formilpirrol-1-il), N-(30-maleimidil)-5-idrossimetil-2-pirrol formaldeide); acidi fenolici (acido chinico, acido gallico, acido protocatecuico, acido clorogenico, acido p-idrossibenzoico, acido vanillico, acido caffeico, acido sirigico, acido p-cumarico, acido ferulico, acido rosmarinico, acido gentisico, acido sinapico, acido benzoico, aldeide protocatecuica, aldeide sirigalica); glucosinolati (glucocapparina, metil-isotiocianato, benzil-isotiocianato, derivati isotiocianati, derivati indolici); terpenoidi e steroidi (corchoionoside C, spionosidi A e B, acido fasico, β-sitosterolo, campesterolo, stigmasterolo, spinosoli A e B); tocoferoli (γ-tocoferolo, α-tocoferolo, δ-tocoferolo); carotenoidi (β-carotene); zuccheri e cumarine (saccarosio, pirano, poliolo, cumarine)

Botanica

Il cappero (Capparis spinosa L.) è un arbusto perenne della famiglia delle Capparaceae, noto per il suo portamento rampicante o strisciante. Questa specie è autoctona del bacino del Mediterraneo ed è diffusa nel sud Europa, nel nord e est dell’Africa, incluso il Madagascar, nell’Asia sud-occidentale e centrale, in Indonesia, in Papua Nuova Guinea e in Oceania. È una pianta rupicola, predilige gli habitat rocciosi, come i muri a secco e le zone costiere, e si adatta a crescere anche nei crepacci e su suoli poveri di nutrienti.

Dal punto di vista botanico, il cappero ha radici robuste e profonde che possono estendersi fino a 6-10 metri e gli permettono di sopravvivere in condizioni di siccità.
Il fusto, spesso legnoso alla base, può estendersi per diversi metri.
Le foglie alterne e picciolate, di forma ovale e di un intenso colore verde scuro, sono spesse e carnose, glabre o leggermente pubescenti. Possono anche essere dotate di spine ai nodi, utili per difendersi dagli erbivori.
I fiori del cappero sono grandi e vistosi, bianchi o rosa, con numerosi stami rosso-violacei che creano un marcato contrasto cromatico. La fioritura avviene dalla primavera alla tarda estate, con i fiori che si aprono al mattino e si chiudono nel pomeriggio dello stesso giorno.
Il frutto è una capsula ovoidale di colore verde che tende al rosso a maturità, contenente numerosi semi piccoli e reniformi all’interno di una polpa rossastra. È portato da un peduncolo di 2–3 cm.

Raccolta

La raccolta dei capperi, le gemme fiorali non ancora schiuse della pianta, avviene principalmente durante la tarda primavera e l’estate. Questo processo, eseguito manualmente, richiede particolare attenzione per evitare di danneggiare la pianta. Le gemme vengono raccolte una ad una, solitamente al mattino presto, quando sono ancora chiuse.

Modalità d’uso

Il cappero è un ingrediente fondamentale nella gastronomia mediterranea, dove viene utilizzato in insalate e salse, nonché come condimento.

  • Tisana: con i germogli giovani e la corteccia della radice si può preparare una tisana diuretica e antireumatica. Aggiungere 3-5 g di droga a una tazza di acqua bollente e lasciare in infusione per 5 minuti, bere fino a due volte al giorno.
  • Decotto: si possono usare 5 g di radice ogni 200 ml di acqua. Lasciare bollire per 10-15 minuti e bere fino a due volte al giorno.

Utilizzo tradizionale

Il cappero vanta una lunga tradizione nella medicina popolare di tutto il mondo.
Secondo la medicina popolare calabrese un decotto delle radici di Capparis spinosa può curare diverse malattie delle mucose, ad esempio ascessi del cavo orale [1].
In Iran, i frutti e la corteccia delle radici e le radici stesse sono utilizzati come diuretici, tonici, contro la malaria, le emorroidi, il diabete e la gotta.
Le foglie, in Pakistan, sono impiegate per le loro proprietà analgesiche, antiemorroidarie, antireumatiche, lassative, depurative e diuretiche. In India i boccioli e le radici sono usati come antinfiammatori e come cataplasma per ridurre i gonfiori.
L’intera pianta è utilizzata in Romania per alleviare la paralisi, mentre la corteccia della radice si usa contro i reumatismi, il mal di denti e contrastare la tosse, la febbre, l’asma e l’infiammazione.
In Egitto le radici sono usate per curare disordini del fegato e dei reni.
In Cina, si usa un decotto della corteccia delle radici o un infuso dei giovani germogli come rimedio contro i reumatismi, il mal di stomaco, l’anemia e per trattare l’idropisia.
In Marocco, i boccioli o le foglie sono impiegati come tisane o decotti per alleviare le infezioni oculari, le infezioni gastrointestinali, contro il diabete e per facilitare la rimozione dei calcoli renali [2].

Ricerca scientifica

Attività antibatterica

Gli estratti idroalcolici al 80% (metanolo, etanolo e acetone) derivati da diverse parti della pianta hanno mostrato, in studi in vitro, una forte attività antibatterica, particolarmente efficace contro Listeria monocytogenes e in misura moderata contro altri batteri, inclusi ceppi resistenti di Staphylococcus aureus [3, 4].
L’estratto metanolico ha notevolmente limitato la mobilità e la formazione di aggregati batterici, oltre alla produzione di sostanze mucose da parte di Serratia marcescens, Pseudomonas aeruginosa, Escherichia coli e Proteus mirabilis, con un’efficacia dose dipendente [5].

Attività antidiabetica

Un recente studio in vivo ha esaminato gli effetti protettivi dell’estratto idroalcolico dei capperi nel contrastare il diabete e lo stress ossidativo nei ratti affetti da diabete di tipo 2.
L’estratto non ha ridotto significativamente alcuni indicatori del diabete come il livello di emoglobina glicata, ma ha migliorato la tolleranza al glucosio e ridotto lo stress ossidativo, indicando un potenziale beneficio nel trattamento del diabete di tipo 2 [6].

Un trial clinico ha valutato l’efficacia dell’estratto di cappero nel trattamento dell’iperglicemia nei pazienti con diabete di tipo 2: 54 pazienti hanno ricevuto 400 mg di estratto o un placebo tre volte al giorno per due mesi. I risultati hanno evidenziato una significativa riduzione della glicemia a digiuno e dell’emoglobina glicata nei pazienti trattati l’estratto di cappero rispetto al gruppo di controllo. Anche i livelli di trigliceridi sono diminuiti considerevolmente, senza effetti collaterali a livello epatico o renale [7].

Un trial clinico più recente ha esaminato l’efficacia dell’oxymel (tradizionale bevanda a base di aceto e miele la cui ricetta risale ai tempi di Ippocrate) di Capparis spinosa, ovvero arricchito con estratto di cappero, nel migliorare i parametri metabolici di pazienti con diabete di tipo 2.
L’oxymel di cappero ha significativamente ridotto il peso corporeo e l’indice di massa corporea e impedito l’aumento dei livelli di glucosio e trigliceridi nel sangue, dimostrando di essere un intervento sicuro senza effetti nocivi su reni e fegato per gestire alcune complicanze del diabete [8].

Attività antipertensiva

Uno studio in vivo su ratti ha evidenziato un’importante riduzione della pressione sistolica dopo aver somministrato un estratto di capperi (150 mg/kg) per 20 giorni [9].

Attività antinfiammatoria

Vari studio in vitro e in vivo hanno dimostrato un potenziale antinfiammatorio di Capparis spinosa, in particolare uno studio in vivo ha visto una riduzione significativa dell’edema, con un assottigliamento del derma e una riduzione dell’infiltrazione delle cellule immunitarie nei siti di infiammazione nei topi albini [10].

Attività epatoprotettiva e antiossidante

Uno studio in vitro e in vivo ha analizzato gli effetti antiossidanti e epatoprotettivi di Capparis spinosa nel danno epatico acuto indotto da agenti tossici. A seguito di somministrazione di un estratto idroalcolico sono stati misurati marcatori biochimici sierici, il tempo di sonno e vari indicatori antiossidanti, come il glutatione (GSH), e sono stati effettuati esami istopatologici dei tessuti epatici.
I risultati hanno mostrato che il pretrattamento con la frazione idroalcolica (insieme a quercetina) ha portato a una significativa riduzione dei danni al fegato causati dall’agente tossico, evidenziato dalla diminuzione dei marcatori enzimatici nel siero e da un incremento delle attività di GSH, superossido dismutasi (SOD) e catalasi (CAT), come confermato dalle analisi patologiche.
Questi effetti sono risultati essere dose dipendenti e sembrano legati alla capacità di neutralizzare i radicali liberi, probabilmente grazie alla presenza di composti fenolici nell’estratto [11].

Attività analgesica

Uno studio in vivo su ratti con dolore indotto ha evidenziato che la somministrazione separata di due estratti, uno di frutti e uno di corteccia di radice, ciascuno alla dose di 200 mg/kg, ha mostrato un significativo effetto analgesico [12].

Avvertenze e controindicazioni

La somministrazione di due estratti (frutti e di corteccia di radice) fino a 5000 mg/kg non ha evidenziato effetti collaterali di alcun tipo in studi in vivo [12].
Sebbene l’assunzione di C. spinosa possa avere riscontro in varie tradizioni per le sue proprietà medicinali, è opportuno consultare un medico o un erborista qualificato prima di iniziare qualsiasi trattamento fitoterapico, specialmente se si stanno assumendo altri farmaci o si hanno patologie preesistenti. E’ assolutamente da evitare l’assunzione in caso di allergie verso uno o più componenti.

Riferimenti

  1. Boga C, Forlani L, Calienni R, Hindley T, Hochkoeppler A, Tozzi S, Zanna N. On the antibacterial activity of roots of Capparis spinosa L. Nat Prod Res. 2011 Feb;25(4):417-21. doi: 10.1080/14786419.2010.487189. PMID: 21328135.
  2. Annaz H, Sane Y, Bitchagno GTM, Ben Bakrim W, Drissi B, Mahdi I, El Bouhssini M, Sobeh M. Caper (Capparis spinosa L.): An Updated Review on Its Phytochemistry, Nutritional Value, Traditional Uses, and Therapeutic Potential. Front Pharmacol. 2022 Jul 22;13:878749. doi: 10.3389/fphar.2022.878749. PMID: 35935860; PMCID: PMC9353632.
  3. Ennacerie, F., Moukrad, N., Filali, F., Moukrad, N., and Dra., A. (2017). Antibacterial Synergistic Effect of Extracts of the Organs of capparis Spinosa and in Combination with Antibiotics. Int. J. Adv. Res. 5 (9), 1238–1247. doi:10.21474/ijar01/5445
  4. Hameed, A. T., Zaidan, D. H., and Dawd, S. M. (2021). The Phytochemical Constituent of Capparis Spinosa L . And Phenolic Activity on Pathogenic Bacteria and Blood Parameters. Syst. Rev. Pharm. 12 (1), 1193–1198.
  5. Issac Abraham SV, Palani A, Ramaswamy BR, Shunmugiah KP, Arumugam VR. Antiquorum sensing and antibiofilm potential of Capparis spinosa. Arch Med Res. 2011 Nov;42(8):658-68. doi: 10.1016/j.arcmed.2011.12.002. Epub 2012 Jan 2. PMID: 22222491.
  6. Assadi S, Shafiee SM, Erfani M, Akmali M. Antioxidative and antidiabetic effects of Capparis spinosa fruit extract on high-fat diet and low-dose streptozotocin-induced type 2 diabetic rats. Biomed Pharmacother. 2021 Jun;138:111391. doi: 10.1016/j.biopha.2021.111391. Epub 2021 Mar 3. PMID: 33676309.
  7. Huseini HF, Hasani-Rnjbar S, Nayebi N, Heshmat R, Sigaroodi FK, Ahvazi M, Alaei BA, Kianbakht S. Capparis spinosa L. (Caper) fruit extract in treatment of type 2 diabetic patients: a randomized double-blind placebo-controlled clinical trial. Complement Ther Med. 2013 Oct;21(5):447-52. doi: 10.1016/j.ctim.2013.07.003. Epub 2013 Aug 7. PMID: 24050578.
  8. Vahid H, Bonakdaran S, Khorasani ZM, Jarahi L, Rakhshandeh H, Ghorbani A, Zarghi N, Yousefi M. Effect of Capparis spinosa Extract on Metabolic Parameters in Patients with Type-2 Diabetes: A Randomized Controlled Trial. Endocr Metab Immune Disord Drug Targets. 2019;19(1):100-107. doi: 10.2174/1871530318666180821131201. PMID: 30657033.
  9. Zeggwagh, N. A., Eddouks, M., Michel, J. B., Sulpice, T., & Hajji, L. (2007). Cardiovascular effect of Capparis spinosa aqueous extract. Part III: Antihypertensive effect in spontaneously hypertensive rats. American Journal of Pharmacology and Toxicology, 2(3), 111-115.
  10. El Azhary K, Tahiri Jouti N, El Khachibi M, Moutia M, Tabyaoui I, El Hou A, Achtak H, Nadifi S, Habti N, Badou A. Anti-inflammatory potential of Capparis spinosa L. in vivo in mice through inhibition of cell infiltration and cytokine gene expression. BMC Complement Altern Med. 2017 Jan 31;17(1):81. doi: 10.1186/s12906-017-1569-7. PMID: 28143472; PMCID: PMC5282892.
  11. Kalantari, H., Foruozandeh, H., Khodayar, M. J., Siahpoosh, A., Saki, N., & Kheradmand, P. (2017). Antioxidant and hepatoprotective effects of Capparis spinosa L. fractions and Quercetin on tert-butyl hydroperoxide- induced acute liver damage in mice. Journal of traditional and complementary medicine, 8(1), 120–127. https://doi.org/10.1016/j.jtcme.2017.04.010
  12. Meddour, A., Yahia, M., & Hambaba, L. (2019). Safety evaluation and analgesic studies of defatted methanol extract of Capparis spinosa L. (Capparidaceae) fruits and roots bark in albino wistar rats. Journal of Biological Research – Bollettino della Società Italiana di Biologia Sperimentale, 92. https://doi.org/10.4081/jbr.2019.7456