menta
Mentha-piperita_01Mentha-piperita

Menta

Scheda revisionata il 4 Luglio 2024
Mentha piperita L.
Numero di osservazioni umane nel mondo di nel 2023. Credits: GBIF | OpenStreetMap.

Nome scientifico

Mentha piperita L.

Nome comune

Menta, Menta piperita, Menta prima, Menta inglese

Parti usate

Foglie (Menthae piperitae folium), Sommità fiorite

Fitochimica

Olio essenziale (mentolo, mentone, isomentone, mentofurano, cineolo, limonene, acetato di mentile, pulegone, carvone); Flavonoidi (mentoside, diosmina, rutina, esperidina, luteolina, luteolina-7-glucoside); Acidi fenolici (rosmarinico, caffeico, clorogenico); Triterpeni; Tannini; Azuleni; Acidi grassi (palmitico 16:0, linoleico 18:2, linolenico 18:3).

Botanica

La menta, come la melissa, è una specie appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, è una pianta erbacea perenne glabra alta fino a 60-80 cm, è un tipo di erba molto profumata e largamente utilizzata sia a fini terapeutici che alimentari. Ha foglie oblunghe ovate con venature violacee con margine seghettato. Le foglie sono la parte delle sommità fiorite maggiormente ricche di strutture ghiandolari di tipo epidermico, infatti strofinando la foglia si sentirà il profumo sulle dita perché ci sarà stata la rottura di queste strutture superficiali.
I piccoli fiori sono raccolti in spighe terminali coniche bianchi, rosa e viola. La fioritura parte in estate e termina in autunno.
Può essere utilizzata in moltissimi modi, in particolare per il suo olio essenziale dal caratteristico aroma.

Raccolta

Tempo balsamico: le foglie di menta si raccolgono prima della fioritura della pianta. Verso la fine della primavera.
Si taglia a circa un terzo dello stelo principale per non farla morire. I rametti con le foglie poi si lavano e si legano insieme. Va essiccata in un luogo buio, ventilato e caldo.

Modalità d’uso

L’olio essenziale di menta viene utilizzato in:
cosmetici e prodotti per l’igiene personale (sia per la cura del corpo che dei capelli in basse percentuali come rinfrescante e tonico per la sua forte attività sui termo-recettori; l’effetto “freddo” è efficace contro patologie con sintomi pruriginosi, come tonificante e rinfrescante della pelle);
alimenti (in questo caso è poco utilizzato perché ha sapore pungente; al suo posto si utilizza la menta spicata o “Spearmint” con sapore più delicato);
prodotti farmaceutici sia per le sue proprietà terapeutiche (spasmolitico, carminativo, coleretico, balsamico) che per il suo intenso aroma (come correttivo dei sapori per dentifrici, farmaci ad uso orale, ecc. ma anche nei deodoranti).

  • Infuso: la dose giornaliera raccomandata per gli adulti è di circa 3-4 grammi di droga da immergere in 150 ml di acqua bollente per 10 minuti. Per gli adolescenti ed i bambini dai 4 agli 11 anni si consigliano 1-2 g di droga da immergere in 150 ml di acqua [7]. Una volta filtrata si può bere anche senza dolcificare. In genere si consiglia di berla prima dei pasti principali per evitare dispepsia, flatulenza, e coliche intestinali.
  • Olio essenziale: se il prodotto riporta adatto uso interno si consiglia l’assunzione di circa 5-10 gocce di prodotto (che corrispondono a circa 0,2 – 0,4 ml) o secondo le indicazioni riportate sulla confezione del prodotto.
    L’o.e. si può trovare diluito in preparazioni / sospensioni oppure racchiuso in capsule con rivestimento enterico. Spesso basta anche una singola goccia (in base alla concentrazione del prodotto originale) in un cucchiaio di miele o diluito in una tazza d’acqua calda tutta da ingerire. L’inalazione dell’o.e. di menta ha un effetto stimolante e tonico [5] ma anche balsamico / antibatterico, utile per raffreddore e congestione nasale, unendo a circa 300 ml di acqua bollente 3-4 gocce di o.e. per respirarne i vapori coprendo il capo con un asciugamano (fino a 3 volte al giorno) [6].
    L’olio essenziale di menta si può anche utilizzare come antibatterico in caso di afte o alitosi: per fare gargarismi aggiungendo poche gocce in acqua tiepida (da ripetere 2-3 volte al giorno).

    Se l’indicazione è per “uso esterno” si possono miscelare poche gocce (o secondo quanto riportato sulla confezione) ad un olio vettore (ad es. olio di mandorle, olio EVO) o ad un’altra crema adatta al caso (per es. a base di lavanda, artiglio del diavolo, arnica, consolida maggiore o altre) e massaggiare la zona colpita da dolore nevralgico o muscolare [6].
  • Unguento / crema: si può usare come unguento nasale (balsamico) all’1 – 5% per 3 volte al giorno in caso di raffreddore e congestione nasale, applicandolo intorno/all’ingresso alle narici.
  • Creme fino al 20% di menta per gli adulti da spalmare in strato sottile su petto e/o schiena in caso di raffreddore o sui punti richiesti (es. Tempie/fronte in caso di forte emicrania).

Utilizzo tradizionale

La menta è conosciuta fin dall’antichità, Dioscoride in De Materia Medica (50-70 d.C.) ne parla così:

La menta verde, conosciuta anche come minthe, è una piccola erba famosa per le sue proprietà riscaldanti, astringenti e asciuganti. Per questo motivo, il suo succo, se bevuto con aceto, ferma il sanguinamento, elimina i vermi intestinali rotondi, stimola il desiderio sessuale e, se assunto con due o tre germogli insieme al succo di melagrana acida, ferma il singhiozzo, il vomito e il colera. Applicata come impacco con semolino d’orzo, riduce gli ascessi; se messa sulla fronte, allevia il mal di testa e riduce il gonfiore e la tensione del seno.
Con il sale, funge da impacco per le persone morsicate dai cani, e il suo succo con idromele è adatto per curare i mal d’orecchio. Utilizzata dalle donne come pessario prima del rapporto sessuale, provoca sterilità e, se strofinata su una lingua ruvida, la leviga. Inoltre, impedisce al latte di cagliare quando vi si mescolano piccoli germogli, rendendolo sano e saporito.
Esiste anche una menta verde selvatica, con foglie più spesse e in generale più grande della menta bergamotto, dal profumo piuttosto sgradevole e meno utile per scopi salutistici.
“[1]


La pianta è ben nota per le sue proprietà antispasmodiche, eupeptiche, carminative, colagoghe, coleretiche e antisettiche. È particolarmente utile nel trattamento dell’atonia del tratto gastrointestinale, in quanto può ridurre il tono dello sfintere esofageo e facilitare l’espulsione di gas. Inoltre, viene utilizzata per alleviare la nausea, gli stati spastici a livello gastrico e intestinale di origine psicosomatica e la mancanza di appetito.

Ricerca scientifica

Studi su modelli animali dimostrano un effetto rilassante sui tessuti gastrointestinali, effetti analgesici e anestetici nel sistema nervoso centrale e periferico, azioni immunomodulanti e potenziale chemiopreventivo (anche contro la nausea ed il vomito indotti da chemioterapia). Sono stati riportati studi clinici sugli effetti gastrointestinali, sul benessere delle vie respiratorie e gli effetti analgesici dell’olio di menta piperita e dei suoi costituenti. Inoltre sono stati condotti diversi studi clinici sull’effetto dell’olio di menta piperita sui sintomi della sindrome dell’intestino irritabile (IBS): utilizzando la menta piperita, il miglioramento dei sintomi dell’IBS è maggiore rispetto al placebo [2, 6].
Sui ratti è stato constatato un notevole effetto antiossidante su fegato e reni dell’olio essenziale di menta [3]. Oltre all’attività antiossidante, sempre sui ratti (alimentati con elevate dosi di fruttosio), l’estratto di menta ha prodotto una notevole diminuizione nei livelli elevati di glucosio, colesterolo, trigliceridi e lipoproteine [4].

Effetto stimolante e tonico

Una miscela di oli essenziali di menta piperita, elicriso e basilico è stata oggetto di studi per dimostrarne efficacia terapeutica sull’esaurimento mentale e il burnout moderato tramite inalazione. I risultati hanno evidenziato che il gruppo sottoposto ad aromaterapia ha avuto una riduzione significativamente maggiore della percezione di esaurimento mentale e burnout rispetto al gruppo placebo. L’o.e. di menta, secondo gli autori, aumenta la prontezza e la lucidità mentale [5].

Avvertenze e controindicazioni

Non sono stati segnalati effetti avversi alla menta piperita, anche se è stato consigliato di prestare attenzione al suo utilizzo nei pazienti con reflusso gastroesofageo, ernia iatale o calcoli renali. Reazioni di ipersensibilità o allergiche sono possibili e dovrebbero prestare attenzione i soggetti allergici alle Lamiaceae. Prima di iniziare ad assumere un prodotto naturale è sempre opportuno consultare il proprio medico curante.
L’assunzione è sconsigliata sotto i 4 anni d’età, in gravidanza ed in allattamento per insufficienza di dati [7].

Riferimenti

  1. Dioscorides, P. (2005). De materia medica (L. Y. Beck, Trans.). Olms-Weidmann.
  2. McKay DL, Blumberg JB. A review of the bioactivity and potential health benefits of peppermint tea (Mentha piperita L.). Phytother Res. 2006 Aug;20(8):619-33. doi: 10.1002/ptr.1936. PMID: 16767798.
  3. Bellassoued K, Ben Hsouna A, Athmouni K, van Pelt J, Makni Ayadi F, Rebai T, Elfeki A. Protective effects of Mentha piperita L. leaf essential oil against CCl4 induced hepatic oxidative damage and renal failure in rats. Lipids Health Dis. 2018 Jan 9;17(1):9. doi: 10.1186/s12944-017-0645-9. PMID: 29316974; PMCID: PMC5761127.
  4. Mani Badal R, Badal D, Badal P, Khare A, Shrivastava J, Kumar V. Pharmacological Action of Mentha piperita on Lipid Profile in Fructose-Fed Rats. Iran J Pharm Res. 2011 Fall;10(4):843-8. PMID: 24250421; PMCID: PMC3813062.
  5. Varney, E., & Buckle, J. (2013). Effect of inhaled essential oils on mental exhaustion and moderate burnout: A small pilot study. Journal of Alternative and Complementary Medicine, 19(1), 69-71. https://doi.org/10.1089/acm.2012.0089
  6. European Medicines Agency. (2019). Assessment report on Mentha x piperita L., folium and aetheroleum (revision 1).
  7. European Medicines Agency. (2019). European Union herbal monograph on Mentha x piperita L., folium (revision 1).