valeriana
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Valeriana

Valeriana officinalis L.
Numero di osservazioni umane nel mondo di nel 2023. Credits: GBIF | OpenStreetMap.

Nome scientifico

Valeriana officinalis L.

Nome comune

Valeriana

Parti usate

Radici; Rizoma; Stoloni

Fitochimica

Olio essenziale; Iridoidi; Sesquiterpeni; Alcaloidi piridinici (valerianina, actinidina, alfa-metilpirrilchetone); Acido caffeico e derivati; Flavonoidi

Botanica

Valeriana è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Caprifoliaceae (precedentemente Valerianaceae), è originaria delle regioni boscose dell’Europa e dell’Asia, ma diffusa anche nel Nord America e nelle regioni tropicali sudamericane. Nel mondo ne esistono più di 200 specie.
Valeriana officinalis può raggiungere un’altezza di 2 metri e presenta un rizoma verticale con numerose radichette e uno o più stoloni. Il fusto cilindrico, cavo e scanalato, è ramificato nella regione terminale e porta foglie opposte senza stipole, pennatosette e con piccioli abbraccianti.

L’infiorescenza è una cima di racemi con piccoli fiori bianchi o rosa che fioriscono a giugno. I frutti sono acheni ovato-oblonghi, con 4 creste e un solo seme.

Le parti sotterranee di diverse specie di Valeriana, tra cui V. officinalis, V. fauriei Briquet (valeriana giapponese) e V. wallichii D.C. (valeriana indiana), sono utilizzate in fitoterapia. In particolare, Valeriana officinalis è la specie più conosciuta e utilizzata in Europa ed è l’unica considerata ufficialmente dalla Farmacopea europea.

Le radici, il rizoma e gli stoloni costituiscono la droga di Valeriana officinalis e vengono raccolti tra settembre e marzo. La droga fresca è inodore, ma una volta essiccata a temperature inferiori a 40°C, sviluppa un forte odore sgradevole a causa della formazione di acidi grassi a breve catena.

Raccolta

Il tempo balsamico è in primavera o in autunno. Le radici e il rizoma devono essere fatti essiccare in un luogo asciutto e ventilato, lontano dal sole.

Modalità d’uso

  • Infuso: 5g di droga in infusione per dieci minuti in una tazza di acqua bollente (200ml) per alleviare i sintomi lievi di stress mentale, da bere una volta filtrata e dolcificata a piacere fino a 3 volte al giorno. Per favorire il sonno, una singola dose da mezz’ora a un’ora prima di coricarsi con una dose precedente durante la serata se necessario.
  • Tintura: 3ml fino a tre volte al giorno (stress mentale) o 10ml da prendere mezz’ora prima di coricarsi (per favorire il sonno) o secondo le indicazioni riportate sulla confezione del prodotto.
  • Estratto secco: 350mg fino a 3 volte al giorno.

Utilizzo tradizionale

La pianta è un fitoterapico utilizzato per il sollievo di tensione nervosa e disturbi del sonno [1].
E’ un rimedio naturale utilizzato per agitazione motoria, dolori cardiaci di origine nervosa, neurastenia, cefalee, spasmi gastrici e colici. E’ nota per le proprietà rilassanti e di equilibrio per il sistema nervoso centrale, per alleviare l’insonnia e favorire la concentrazione per il lavoro intellettuale. La radice viene utilizzata come antispasmodico, carminativo, stomachico e sedativo, mentre l’infuso è consigliato per emicranie, insonnia, isteria, neurastenia, fatica e crampi addominali di origine nervosa.

Ricerca scientifica

Studi in vivo su topi hanno dimostrato che valeriana ha un effetto significativo di riduzione dello stress fisico e mentale [2].
Oltre a stress e insonnia, valeriana è un ottimo ansiolitico, recentemente, gli scienziati hanno scoperto che funziona in modo simile alle benzodiazepine, che sono usate per lo stesso scopo [3].
Valeriana officinalis sembra avere anche effetti protettivi sul sistema nervoso e sul sistema cardiovascolare: secondo studi in vitro e in vivo può aiutare a proteggere i neuroni del cervello, migliorando la memoria e riducendo i danni ai neuroni causati da alcune malattie, come il Parkinson e l’Alzheimer, inoltre ha un effetto preventivo per le ischemie cerebrali e allevia il danno miocardico da ischemia/riperfusione [4].

Avvertenze e controindicazioni

L’assunzione di valeriana è solitamente sicura, ma possono raramente verificarsi effetti collaterali quali disturbi gastrointestinale, debolezza, tachicardia, cefalea, capogiri, sonnolenza, tremori e reazioni cutanee. Il sovradosaggio può causare sintomi lievi che scompaiono entro 24 ore. L’utilizzo nei bambini sotto i 12 anni è sconsigliato per mancanza di dati. La sicurezza durante la gravidanza e l’allattamento non è stata provata. In assenza di dati sufficienti, l’uso durante la gravidanza e l’allattamento non è raccomandato [1].
Prima di iniziare un trattamento con prodotti a base di valeriana è opportuno consultare il proprio medico curante.

Riferimenti

  1. Committee on Herbal Medicinal Products (HMPC), 2016. European Union herbal monograph on Valeriana officinalis L., radix. EMA/HMPC/150848/2015, European Medicines Agency, 02 February.
  2. Jung HY, Yoo DY, Kim W, Nam SM, Kim JW, Choi JH, Kwak YG, Yoon YS, Hwang IK. Valeriana officinalis root extract suppresses physical stress by electric shock and psychological stress by nociceptive stimulation-evoked responses by decreasing the ratio of monoamine neurotransmitters to their metabolites. BMC Complement Altern Med. 2014 Dec 11;14:476. doi: 10.1186/1472-6882-14-476. PMID: 25495725; PMCID: PMC4364108.
  3. Murphy K, Kubin ZJ, Shepherd JN, Ettinger RH. Valeriana officinalis root extracts have potent anxiolytic effects in laboratory rats. Phytomedicine. 2010 Jul;17(8-9):674-8. doi: 10.1016/j.phymed.2009.10.020. Epub 2009 Dec 29. PMID: 20042323.
  4. Li J, Li X, Wang C, Zhang M, Ye M, Wang Q. The potential of Valeriana as a traditional Chinese medicine: traditional clinical applications, bioactivities, and phytochemistry. Front Pharmacol. 2022 Sep 21;13:973138. doi: 10.3389/fphar.2022.973138. PMID: 36210806; PMCID: PMC9534556.