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Santoreggia
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Botanica
Satureja montana è un arbusto perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. È originaria delle regioni montane dell’Europa meridionale e del Nord Africa.
L’apparato radicale è fittonante. Il portamento è cespuglioso, con fusto eretto, legnoso alla base e poi erboso e pubescente, che può raggiungere i 40 cm di altezza. Le foglie sono sessili, opposte a due a due, di forma lineare-lanceolata. Le pagine superiori appaiono lucide e coriacee, mentre quelle inferiori presentano una forte tomentosità. I piccoli fiori profumati hanno una colorazione bianca o bianco-rosata e sono disposti in verticillastri di 2-6 all’ascella delle foglie superiori a formare infiorescenze. Tutta la pianta sprigiona un aroma pungente che ricorda quello del timo.
Raccolta
Le infiorescenze si raccolgono al momento di massima fioritura, ovvero in piena estate,
mentre le foglie poco prima dell’inizio della fioritura. Si consiglia di far essiccare le parti in un
luogo buio, asciutto e ben ventilato.
Modalità d’uso
- Infuso: 1,5 g in una tazza di acqua bollente;
- Olio essenziale: in caso di gengivite, effettuare dei gargarismi aggiungendo 12 gocce di olio
essenziale a un bicchiere d’acqua; 3-5 gocce unite a un olio vettore sono utili per un
massaggio in caso di gonfiore addominale; - Impacco lenitivo: sminuzzare alcune foglie fresche e applicarle sulle punture d’insetto per
alleviare prurito e gonfiore; - Impacco astringente: bollire 20 g di foglie in 500 ml di acqua e applicare in piccole dosi
sulla pelle per 15-20 minuti
Utilizzo tradizionale
Le proprietà della Satureja montana sono note fin dall’antichità, quando i romani la utilizzavano in cucina per insaporire i piatti. I greci, invece, la ritenevano un potente afrodisiaco e l’avevano battezzata “erba del satiro”: secondo la tradizione, infatti, i prati di santoreggia in cui queste creature mitologiche vivevano li privavano di qualsiasi inibizione. Nel medioevo, Ildegarda di Bingen ne consigliava l’uso in caso di gotta.
Al giorno d’oggi viene impiegata per aromatizzare salse, zuppe, numerosi piatti di carne e pesce,
verdure cotte e crude, legumi, risotti, frittate, amari e liquori (tra cui il celebre Vermouth). Viene particolarmente apprezzata la sua capacità di facilitare l’assimilazione di cibi contenenti fecola e la digestione di alcuni tipi di carne. La santoreggia trova svariati impieghi anche nella cosmesi, in particolare per creme dall’azione astringente e tonificante, pediluvi, profumi e lozioni per rafforzare il cuoio cappelluto.
Ricerca scientifica
Studi scientifici hanno dimostrato che la santoreggia possiede un interessante
potenziale antimicrobico [3] e ne hanno inoltre evidenziato le proprietà ansiolitiche [4]. In un ulteriore
studio si sono esaminate le proprietà antimicrobiche e antibiofilm dell’olio essenziale di
santoreggia contro alcuni ceppi di E. coli isolati da pollame sano, con l’obiettivo di formulare
nanoemulsioni in grado di garantire una maggiore sicurezza alimentare [5].
Avvertenze e controindicazioni
L’olio essenziale potrebbe risultare irritante in caso di contatto con le mucose e provocare reazioni allergiche in soggetti sensibili ad alcuni componenti. Se ne sconsiglia inoltre l’uso durante gravidanza e allattamento e nei bambini. Non è raccomandato in caso di insufficienza epatica o di patologie legate alle ghiandole surrenali. La santoreggia potrebbe inoltre rallentare la coagulazione del sangue.
Alcuni composti della pianta, come il carvacrolo, possono presentare potenziali effetti tossici se assunti in dosi elevate [6]. È quindi fondamentale consultare un medico prima di utilizzare la santoreggia montana a scopo terapeutico.
Riferimenti
- Serrano, C., Matos, O., Teixeira, B., Ramos, C., Neng, N., Nogueira, J., Nunes, M. L., & Marques, A. (2011). Antioxidant and antimicrobial activity of Satureja montana L. extracts. Journal of Science of Food and Agriculture, 91(12), 1554-1560. https://doi.org/10.1002/jsfa.4347
- Navarro-Rocha, J., Andrés, M. F., Díaz, C. E., Burillo, J., & González-Coloma, A. (2020). Composition and biocidal properties of essential oil from pre-domesticated Spanish Satureja Montana. Industrial Crops and Products, 145, 111958.
- Barros L., Dias M. I., Ferreira I., Gomes F., Henriques M., Lima A., Rodrigues M. E., Satureja montana L.
and Origanum majorana L. Decoctions: Antimicrobial Activity, Mode of Action and Phenolic
Characterization, Antibiotics (Basel), 2020, doi: 10.3390/antibiotics9060294. - Delev D., Kandilarov I., Kostadinov I., Kostadinova I., Kotetarova M., Vilmosh N., Zlatanova H.,
Anxiolytic Effect of Satureja montana Dry Extract and its Active Compounds Rosmarinic Acid and
Carvacrol in Acute Stress Experimental Model, Journal of Integrative Neuroscience, 2022, doi:
10.31083/j.jin2105124. - Ammendolia M. G., Carafa M., Conte A. L., Conte M. P., Crestoni M. E., Forte J., Hanieh P. N., Longhi
C., Maccelli A., Marazzato M., Marianecci C., Maurizi L., Rinaldi F., Zagaglia C., Nanoemulsions of
Satureja montana Essential Oil: Antimicrobial and Antibiofilm Activity against Avian Escherichia coli
Strains, Pharmaceutics, 2021, doi: 10.3390/pharmaceutics13020134. - Suntres, Z. E., Coccimiglio, J., & Alipour, M. (2015). The bioactivity and toxicological actions of carvacrol. Critical Reviews in Food Science and Nutrition, 55(3), 304–318. https://doi.org/10.1080/10408398.2011.653458