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Melissa

Scheda revisionata il 2 Luglio 2024
Melissa officinalis L.
Numero di osservazioni umane nel mondo di nel 2023. Credits: GBIF | OpenStreetMap.

Nome scientifico

Melissa officinalis L.

Nome comune

Melissa, Erba limona, Cedronella, Limoncella, Erba Luisa

Parti usate

Foglie (Melissae folium), Sommità fiorite

Fitochimica

Flavonoidi (quercetina, apigenina, ramnocitrina, luteolina); Acidi fenolici (acido rosmarinico, acido caffeico, acido clorogenico, acido ferulico, acido gallico); Triterpeni (acido ursolico, acido oleanolico); Olio essenziale (citrale, citronellale, cariofillene, nerale, geraniale, eugenolo, linalolo); Polisaccaridi; Mucillagini; Glicosidi [4]

Botanica

La melissa, come la menta, è una specie appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, è una pianta erbacea perenne cespugliosa della famiglia della menta, originaria del sud Europa. Viene coltivata nei giardini di erbe aromatiche e lungo i bordi dei giardini per le sue foglie profumate al limone. Le foglie verdi, picciolate, decussate opposte, ovali romboidali e pubescenti crescono su steli che raggiungono i 60 cm di altezza. Durante l’estate, appaiono piccoli fiori, lungo le ascelle delle foglie che cambiano colore con l’avanzare del periodo di fioritura, inizialmente sono biancastri per poi diventare violacei. Nonostante non siano molto appariscenti, questi fiori sono molto apprezzati dalle api. Le foglie sono commestibili e possono essere aggiunte a insalate, zuppe, salse o verdure. Vengono anche utilizzate per aromatizzare il tè e possono essere essiccate e utilizzate in sacchetti profumati e pot-pourri.

Raccolta

Si raccoglie poco prima della fioritura (fine primavera), le foglie devono essere messe a essiccare in luogo asciutto e areato ad una temperatura non superiore ai 40°.

Modalità d’uso

  • Infuso: si prepara utilizzando 2-4 g di droga per ogni tazza. Si versa l’erba in acqua bollente e si lascia per circa 5 minuti prima di filtrare e dolcificare a piacere. Si può ripetere 2-3 volte al giorno.
  • Olio essenziale: Ottimo ad esempio ad uso digestivo, ma anche sedativo, è utile per la pressione, la digestione e per calmare l’ansia. Se il prodotto indica adatto uso interno si possono assumere 1-2 gocce di olio essenziale di melissa subito dopo i pasti, anche in un cucchiaino di miele. O secondo le indicazioni riportate sulla confezione del prodotto.
  • Capsule rigide / compresse: in base al quantitativo di polvere di melissa della singola capsula / compressa, si può assumere 2-3 volte al giorno (prima o durante i pasti) per un dosaggio massimo giornaliero di 1 g – 1,5 g (adulti: dai 12 anni in su).

Utilizzo tradizionale

La melissa è stata utilizzata sin dall’antichità (da circa 300 a.C. nell’Historia Plantarum, uno dei più importanti libri di storia naturale scritti nell’antichità) per trattare diverse patologie, tra cui disturbi gastrointestinali, cardiovascolari, neurologici e psicologici [1]
Oltre ad agire come sedativo del sistema nervoso, possiede anche proprietà carminative, coleretiche e stomachiche. Queste caratteristiche la rendono utile nel trattamento di vari disturbi digestivi, in particolare per le “nevrosi gastriche” e i problemi gastrointestinali di origine psicosomatica. Inoltre, la Melissa è efficace contro la nausea, la flatulenza (utile l’associazione col finocchio) e la dispepsia (si può associare allo zenzero). Trova impiego anche per le difficoltà nel prendere sonno, l’irritabilità e l’ansia (potrebbe essere utile l’associazione con la rodiola). Grazie alle sue proprietà sedative, agisce anche come ipotensivo e bradicardizzante.
Tutte queste azioni sono dovute alla capacità della melissa di aumentare i livelli di acetilcolina per inibizione dell’enzima Acetilcolinesterasi (AchE), svolgendo di conseguenza attività ansiolitica (a livello nervoso) e antispasmodica (a livello della muscolatura liscia).

Per l’uso come agente medicinale, l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha valutato Melissa officinalis L., folium e ha stabilito un uso tradizionale sulla base di dati di sicurezza sufficienti e di un’efficacia plausibile anche se i dati clinici convenzionali sulla sicurezza sono assenti. Tuttavia, l’uso medicinale di lunga data e l’esperienza di M. officinalis L., folium sono stati documentati all’interno dell’UE.

Ricerca scientifica

Molti studi hanno confermato potenziali effetti antiossidanti della melissa, quindi potrebbe avere un buon effetto nella prevenzione e nel trattamento delle malattie correlate allo stress ossidativo [2].
La pianta ha inoltre effetti antinfiammatori, antispasmodici, antimicrobici, neuroprotettivi, nefroprotettivi, antinocicettivi, in contesti clinici l’erba ha dimostrato di avere effetti benefici contro ansia, difficoltà di sonno, palpitazioni, ipertensione, depressione, demenza, coliche infantili, bruxismo, problemi metabolici, malattia di Alzheimer e disturbi sessuali [1, 6].
La melissa può essere una valida terapia di supporto per l’Herpes simplex [3].

Avvertenze e controindicazioni

Come erba può essere considerata sostanzialmente sicura, può dare una lievissima sonnolenza. In casi molto rari può provocare reazioni allergiche cutanee (orticaria, prurito). Prima di iniziare ad assumere un prodotto naturale è sempre opportuno consultare il proprio medico curante.
L’EMA (Agenzia Europea dei Medicinali) non ne raccomanda l’uso in gravidanza ed allattamento poiché non ci sono informazioni sulla tossicità riproduttiva e dello sviluppo. Uso sconsigliato sotto i 12 anni [5].
La melissa può inibire in parte l’attività della tiroide [6], perciò l’uso di questo fitoterapico è sconsigliato per chi soffre di ipotiroidismo, compreso chi è in cura con gli ormoni tiroidei (l’assunzione della Melissa può interferire con questi ultimi).

Riferimenti

  1. Zam W, Quispe C, Sharifi-Rad J, López MD, Schoebitz M, Martorell M, Sharopov F, Fokou PVT, Mishra AP, Chandran D, Kumar M, Chen JT, Pezzani R. An Updated Review on The Properties of Melissa officinalis L.: Not Exclusively Anti-anxiety. Front Biosci (Schol Ed). 2022 Jun 7;14(2):16. doi: 10.31083/j.fbs1402016. PMID: 35730441.
  2. Miraj S, Rafieian-Kopaei, Kiani S. Melissa officinalis L: A Review Study With an Antioxidant Prospective. J Evid Based Complementary Altern Med. 2017 Jul;22(3):385-394. doi: 10.1177/2156587216663433. Epub 2016 Sep 11. PMID: 27620926; PMCID: PMC5871149.
  3. Gaby AR. Natural remedies for Herpes simplex. Altern Med Rev. 2006 Jun;11(2):93-101. PMID: 16813459.
  4. Petrisor, G., Motelica, L., Craciun, L. N., Oprea, O. C., Ficai, D., & Ficai, A. (2022). Melissa officinalis: Composition, pharmacological effects and derived release systems—A review. International Journal of Molecular Sciences, 23(7), 3591.
  5. European Medicines Agency. (2013). Final assessment report on Melissa officinalis L., folium.
  6. Sharifi-Rad, J., Quispe, C., Herrera-Bravo, J., Akram, M., Abbaass, W., Semwal, P., & Calina, D. (2021). [Retracted] Phytochemical constituents, biological activities, and beneficial health effects of *Melissa officinalis*. *Oxidative Medicine and Cellular Longevity, 2021*(1), Article 6584693.