Botanica
L’ippocastano, o castagno d’India, è un albero imponente che può raggiungere i 25-30 metri di altezza, con una folta e ampia chioma, fa parte della famiglia delle Sapindaceae.
Originario delle foreste di montagna dai Balcani all’Asia occidentale fino all’Himalaya, l’ippocastano è ora coltivato come pianta ornamentale e d’ombra in regioni temperate di tutto il mondo, soprattutto nell’Europa settentrionale e occidentale.
Le foglie sono decidue di colore verde, ha fiori bianchi e frutti acheni che ricordano molto quelli del castagno. Anche i semi sono piuttosto simili alle castagne (le “castagne” dell’ippocastano vengono chiamate castagne matte), ma rispetto a quelle del castagno hanno un sapore molto amaro e contengono composti tossici, in particolare i saponosidi che hanno effetto emolitico. Il componente più importante dell’ippocastano e responsabile della maggior parte della sua azione terapeutica è l’escina, una miscela di saponine triterpeniche, poco presente nelle foglie e fiori (<0,2%) e nella corteccia (1%) si trova in gran quantità nei semi (14%).



