droghe vegetali
Droghe vegetali

Droga

Definizione

Nel linguaggio comune, la parola “droga” si riferisce, secondo il vocabolario Treccani, a qualsiasi sostanza in grado di modificare temporaneamente lo stato di coscienza o lo stato psichico di un individuo, come stupefacenti, allucinogeni, barbiturici e psicostimolanti.
Tuttavia, in farmacognosia, il termine “droga” ha un significato diverso: indica un materiale vegetale (o talvolta anche animale o minerale) o una parte di esso che contiene una o più sostanze farmacologicamente attive, chiamate principi attivi della droga, insieme ad altri componenti inattivi o di scarso interesse farmacologico. In questo contesto, “droga” è sinonimo di medicamento semplice.
È importante non confondere il termine “droga” con “farmaco”, che si riferisce invece a prodotti chimici puri con proprietà farmacologiche.
Pertanto, sebbene la foglia di Digitalis purpurea sia una droga, il suo più importante componente fitochimico, la digitalina, quando isolata in forma pura, viene definita farmaco. Un altro esempio è rappresentato dalla salicina (farmaco), isolata dalla corteccia del salice (droga), dalla quale lo stesso Ippocrate, padre della moderna medicina, estraendone la linfa, ne aveva individuato le proprietà febbrifughe ed antidolorifiche.

Suddivisione

Le droghe di origine vegetale si possono suddividere in organizzate e non organizzate.
Organizzate sono:

  • Radici;
  • Fusti;
  • Cortecce;
  • Foglie;
  • Steli;
  • Fiori e sommità fiorite;
  • Frutti;
  • Semi;
  • Gemme

Sono invece droghe non organizzate:

  • Succhi;
  • Oli essenziali;
  • Mucillagini;
  • Gomme;
  • Resine;
  • Balsami;
  • Essudati

Qualità

La raccolta della pianta è una fase cruciale per ottenere una droga di qualità. La quantità e la qualità dei principi attivi variano a seconda di numerosi fattori come l’età della pianta, la disponibilità di acqua, l’esposizione al sole, l’ambiente circostante e il tempo balsamico. Anche le caratteristiche genetiche e lo stadio di sviluppo dell’organismo vegetale possono influenzare la variazione dei costituenti chimici nella pianta. Pertanto, la raccolta dovrebbe essere effettuata nel tempo balsamico, ovvero nel momento in cui la pianta raggiunge il massimo contenuto di principi attivi per garantire la massima efficacia terapeutica.

Utilizzo

Le droghe vegetali sono ampiamente utilizzate nella fitoterapia, erboristeria e medicina tradizionale. Grazie ai loro principi attivi, queste sostanze naturali offrono numerosi benefici per la salute, come azioni antinfiammatorie, digestive, analgesiche e immunostimolanti. La pianta può essere utilizzata in diverse forme, come tisane, infusi, decotti, estratti e integratori alimentari. Inoltre, le droghe vegetali trovano applicazione in cosmetica e nella produzione di prodotti per la cura del corpo, grazie alle loro proprietà emollienti, nutrienti e protettive per la pelle e i capelli.

Nomenclatura

La nomenclatura delle droghe vegetali segue gli stessi principi della tassonomia botanica. Ogni pianta ha un nome binomiale univoco, composto dal genere e dalla specie, basato sulla classificazione del naturalista svedese “Linneo” (1707-1770), il systema plantarum. Oltre alla nomenclatura della pianta, ogni parte della stessa, se utilizzata a scopo terapeutico, ha un nome scientifico specifico. Ad esempio, per la pianta di Echinacea purpurea, si utilizzano sia le parti aeree botanicamente chiamate Echinaceae purpureae herba che le radici chiamate Echinaceae purpureae radix. Questa distinzione è importante perché ogni parte della pianta può avere proprietà e applicazioni diverse. E’ inoltre importante perchè nelle preparazioni delle tisane sono spesso riportati i nomi scientifici delle singole parti.

Curiosità

La parola “droga” fa la sua comparsa inizialmente in Inghilterra nel XIV secolo e poi in Italia un secolo più tardi. Nel 1536, un’opera chiamata Dispensatorium et aromatariorum scritta da un autore noto come Pseudo-Nicolaus, menziona per la prima volta il termine, descrivendo le droghe come “medicine di gran pregio provenienti dai lontani paesi”.