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Camomilla

Matricaria chamomilla L.
Numero di osservazioni umane nel mondo di nel 2023. Credits: GBIF | OpenStreetMap.

Nome scientifico

Matricaria chamomilla L.

Nome comune

Camomilla; Camomilla comune; Camomilla tedesca; Capomilla

Parti usate

Capolini (Matricariae flos)

Fitochimica

Matricaria chamomilla contiene numerosi composti fitochimici importanti, i principali costituenti sono sesquiterpeni, flavonoidi, cumarine e poliacetileni. Tra le cumarine, si possono menzionare l'erniarina e l'umbelliferone. I flavonoidi includono apigenina, luteolina, quercetina, rutina e naringenina. Fenoli come l'acido clorogenico e l'acido caffeico sono presenti nei fiori di camomilla. L'olio essenziale estratto dai fiori è ricco di derivati dei sesquiterpeni (75-90%), con componenti principali come (E)-β-farnesene, farnesolo, camazulene e α-bisabololo. Il camazulene è un prodotto secondario che si forma a partire dalla matricina, la quale è naturalmente presente nei fiori. Questa trasformazione avviene durante il processo di idrodistillazione o distillazione a vapore. I fiori contengono anche numerosi composti fenolici e oli essenziali, che variano a seconda della fase di crescita e del momento della raccolta. α-bisabololo e i suoi ossidi raggiungono il massimo nella fase di piena fioritura, mentre il contenuto di farnesene diminuisce con lo sviluppo dei fiori [15].

Botanica

La camomilla (Matricaria chamomilla L.) è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Asteraceae, originaria dell’Europa, dell’India e della Cina, ma è oggi naturalizzata in molte altre regioni del mondo. Il genere Matricaria L. a cui appartiene conta 46 specie differenti.
Ha una radice affusolata dalla quale nasce un fusto sottile, spesso molto ramificato, eretto o ascendente e glabro che può raggiungere l’altezza di 15-60 cm.
Le foglie sono alterne a contorno lanceolato, lunghe e strette, bipennatosette o tripennatosette. I capolini sono costituiti da fiori periferici ligulati bianchi e fiori tubulosi gialli centrali, entrambi ermafroditi con cinque stami. I fiori sbocciano tra l’inizio e la metà dell’estate ed emanano un aroma intenso e dolciastro. I frutti sono piccoli acheni ovoidali senza pappo di colore giallo-brunastro.

Raccolta

Fiorisce da inizio primavera per tutta l’estate. La quantità di α-bisabololo e dei suoi ossidi nei fiori raggiunge il massimo alla piena fioritura e poi diminuisce. La raccolta nella fase iniziale della fioritura e l’essiccazione all’ombra sono consigliate per massimizzare la qualità dell’olio essenziale.

Modalità d’uso

  • Infuso: azione spasmolitica. Si consiglia di utilizzare circa 5 g di fiori di camomilla per tazza (200 ml). Bollire l’acqua e immergere i fiori di camomilla essiccati. Lasciare in infusione per 15-20 min [13], quindi filtrare e dolcificare se necessario. La camomilla può essere assunta fino a tre o quattro volte al giorno [1].
  • Olio essenziale: in aromaterapia ha dimostrato di avere un effetto ansiolitico [10], ma trova uso anche per via orale se indicato nel prodotto. Può essere indicato anche in caso di stress, insonnia, intestino irritabile, irritazioni cutanee e dolori mestruali. Assumerlo seguendo le indicazioni del farmacista o le istruzioni riportate nel foglietto illustrativo del prodotto.
    Chiereghin ne consiglia 2 gtt più volte al giorno [12]
  • Tintura madre: azione antiflogistica, 30 gtt 3 volte al giorno [13]

Utilizzo tradizionale

La camomilla è una pianta conosciuta fin dall’antichità della quale già parlava Dioscoride nel De Materia Medica (50-70 d.C.) [2].
La pianta è conosciuta per le sue proprietà terapeutiche che la rendono un rimedio naturale molto utilizzato. E’ usata per il suo effetto antinfiammatorio e antispastico sulla muscolatura liscia del tubo digerente. E’ indicata nelle gastriti, esofagiti, ulcera peptica, e come blando sedativo [14].
Nonostante sia conosciuta per il suo presunto effetto ipnoinducente, ad oggi non ci sono studi clinici che ne confermano l’efficacia.

Ricerca scientifica

La camomilla possiede potenziali proprietà antinfiammatorie e antidiarroiche [3]. È stato dimostrato il suo potenziale come digestivo [4] e contiene principi attivi oggetto di studi come anticancro, avendo mostrato, in vitro, un effetto pro-apoptotico in diverse linee cellulari tumorali [5]. L’assunzione di camomilla può avere anche effetti antiossidanti, neuroprotettivi, antimicrobici, antiallergici e cardioprotettivi [6]. Può essere efficace nel ridurre i sintomi di ansia, insonnia e stress, oltre ad alleviare dolori e crampi addominali.

Attività antibatterica

Uno studio molto recente ha evidenziato una potenziale attività antibatterica della camomilla, specialmente contro batteri gram-positivi che avevano mostrato resistenza agli antibiotici [7]. Due composti bioattivi della camomilla, α-bisabololo e apigenina, hanno dimostrato in studi preclinici una potenziale attività antigenotossica e hanno mostrato anche una proprietà pro-apoptotica nei confronti di linee cellulari della leucemia HL-60 [8].

Attività antinfiammatoria

Un recente studio in vitro ha evidenziato che l’assunzione di camomilla, insieme a probiotici e vitamine può costituire un valido supporto nel trattamento delle malattie infiammatorie dell’intestino, in particolare nella colite [9]

Attività ansiolitica e antidepressiva

L’aromaterapia con olio essenziale di camomilla ha ridotto significativamente l’ansia e migliorato gli indici emodinamici nei pazienti con sindrome coronarica acuta (ACS). In uno studio clinico randomizzato su 154 pazienti ACS, il gruppo di intervento ha mostrato una riduzione dell’ansia maggiore, della pressione sanguigna sistolica e diastolica, e della frequenza cardiaca rispetto al gruppo placebo [10].

Uno studio condotto nel 2016, un trial controllato randomizzato, ha esaminano l’efficacia della camomilla nel trattamento del disturbo d’ansia generalizzato (GAD). Lo studio ha coinvolto 179 partecipanti con GAD moderato o grave. Dopo 12 settimane di trattamento aperto con estratto di camomilla, i partecipanti che hanno risposto positivamente sono stati randomizzati per ricevere camomilla o placebo per altre 26 settimane. I risultati hanno mostrato che la camomilla riduceva i sintomi del GAD, ma senza una differenza significativa nel tasso di ricaduta rispetto al placebo.
Nel 2020 è stata condotta un’analisi esplorativa sugli stessi partecipanti, evidenziando che la camomilla riduce significativamente i sintomi del GAD, con particolare beneficio per quelli con depressione comorbida. Entrambi gli studi confermano che la camomilla può essere efficace nel trattamento del GAD, con effetti positivi sul benessere psicologico [11, 12].

Avvertenze e controindicazioni

Gli effetti collaterali sono molto rari e riguardano prevalentemente reazioni allergiche. I soggetti con ipersensibilità alla camomilla o ad altre piante della famiglia delle Asteraceae (Compositae) non devono assumere la sostanza. Non ci sono dati sufficienti sull’utilizzo di determinati preparati a base di camomilla comune nei bambini di età inferiore ai 12 anni, e in particolare per l’uso orale in bambini di età inferiore ai 6 mesi.
In gravidanza e allattamento è ammesso l’uso salturario di tisane [14].
E’ controindicata in periodo pre-operatorio.
Prima di iniziare ad assumere un prodotto naturale è sempre opportuno consultare il proprio medico curante.

Riferimenti

  1. Committee on Herbal Medicinal Products (HMPC). (2015, July 7). European Union herbal monograph on Matricaria recutita L., flos. EMA/HMPC/55843/2011.
  2. Dioscorides, P. (2005). De materia medica (L. Y. Beck, Trans.). Olms-Weidmann.
  3. Peña, D., de Montes Oca, N., Rojas, S., Parra, A., & García, G. (2006). Anti-inflammatory and anti-diarrheic activity of Isocarpha cubana Blake. Pharmacologyonline, 3, 744–749.
  4. Srivastava, J. K., Shankar, E., & Gupta, S. (2010). Chamomile: A herbal medicine of the past with bright future. Molecular Medicine Reports, 3(6), 895-901. https://doi.org/10.3892/mmr.2010.377
  5. Srivastava, J. K., & Gupta, S. (2007). Antiproliferative and apoptotic effects of chamomile extract in various human cancer cells. Journal of Agricultural and Food Chemistry, 55, 9470–9478.
  6. Al-Dabbagh, B., Elhaty, I. A., Elhaw, M., Murali, C., Al Mansoori, A., Awad, B., & Amin, A. (2019). Antioxidant and anticancer activities of chamomile (Matricaria recutita L.). BMC Research Notes, 12(1), 3. https://doi.org/10.1186/s13104-018-3960-y
  7. Křížkovská, B., Hoang, L., Brdová, D., Klementová, K., Szemerédi, N., Loučková, A., Kronusová, O., Spengler, G., Kaštánek, P., Hajšlová, J., Viktorová, J., & Lipov, J. (2023). Modulation of the bacterial virulence and resistance by well-known European medicinal herbs. Journal of Ethnopharmacology, 312, 116484. https://doi.org/10.1016/j.jep.2023.116484
  8. Anter, J., Romero-Jiménez, M., Fernández-Bedmar, Z., Villatoro-Pulido, M., Analla, M., Alonso-Moraga, A., & Muñoz-Serrano, A. (2011). Antigenotoxicity, cytotoxicity, and apoptosis induction by apigenin, bisabolol, and protocatechuic acid. Journal of Medicinal Food, 14(3), 276-283. https://doi.org/10.1089/jmf.2010.0139
  9. Cocetta, V., Giacomini, I., Tinazzi, M., Berretta, M., Quagliariello, V., Maurea, N., Ragazzi, E., Carnevali, I., & Montopoli, M. (2023). Maintenance of intestinal epithelial barrier integrity by a combination of probiotics, herbal extract, and vitamins. Minerva Pediatrica (Torino). https://doi.org/10.23736/S2724-5276.23.07128-8
  10. Pourshaikhian, M., Moghadamnia, M. T., Kazemnezhad Leyli, E., & Shafiei Kisomi, Z. (2024). Effects of aromatherapy with Matricaria chamomile essential oil on anxiety and hemodynamic indices in patients with acute coronary syndrome: A randomized controlled trial. BMC Complementary Medicine and Therapies, 24(1), 17. https://doi.org/10.1186/s12906-023-04326-9
  11. Mao JJ, Xie SX, Keefe JR, Soeller I, Li QS, Amsterdam JD. Long-term chamomile (Matricaria chamomilla L.) treatment for generalized anxiety disorder: A randomized clinical trial. Phytomedicine. 2016 Dec 15;23(14):1735-1742. doi: 10.1016/j.phymed.2016.10.012. Epub 2016 Oct 24. PMID: 27912875; PMCID: PMC5646235.
  12. Amsterdam, J. D., Li, Q. S., Xie, S. X., & Mao, J. J. (2020). Putative antidepressant effect of chamomile (Matricaria chamomilla L.) oral extract in subjects with comorbid generalized anxiety disorder and depression. Journal of Alternative and Complementary Medicine, 26(9), 813-819. https://doi.org/10.1089/acm.2019.0252
  13. Chiereghin, P. (2005). Fitoterapia per il farmacista – Dal sintomo al rimedio naturale. Tecniche Nuove.
  14. Firenzuoli, F. (2008). Interazioni tra erbe, alimenti e farmaci (2ª ed.). Tecniche Nuove.
  15. Singh, O., Khanam, Z., Misra, N., & Srivastava, M. K. (2011). Chamomile (Matricaria chamomilla L.): An overview. Pharmacognosy Reviews, 5(9), 82-95. https://doi.org/10.4103/0973-7847.79103