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Camomilla

Matricaria chamomilla L.
Numero di osservazioni umane nel mondo di nel 2023. Credits: GBIF | OpenStreetMap.

Nome scientifico

Matricaria chamomilla L.

Nome comune

Camomilla

Parti usate

Capolini

Fitochimica

Olio essenziale (0.42%-2% α-bisabololo, α-bisabololo ossido A, α-bisabololo ossido B, camazulene, guaiazulene, cerulene, farnesene); Flavonoidi (apigenina, isoramnetina, quercetina, luteolina); Idrossicumarine (erniarina, umbrelliferone); Mucillagini

Botanica

La camomilla è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Asteraceae, originaria dell’Europa e dell’Asia, oggi naturalizzata ovunque. Si presenta con un fusto sottile, spesso molto ramificato, eretto o ascendente e glabro che può raggiungere l’altezza di 10-50 cm. Le radici sono fascicolate. Le foglie sono alterne a contorno lanceolato. I capolini sono costituiti da fiori periferici ligulati bianchi e fiori tubulosi gialli centrali, entrambi ermafroditi con 5 stami. I frutti sono piccoli acheni ovoidali senza pappo. Emana un odore dolciastro e molto intenso.

Raccolta

Fiorisce da inizio primavera per tutta l’estate.
Si raccolgono i capolini, tre o quattro volte l’anno con buone condizioni meteorologiche, solitamente a fine primavera-inizio estate. Questi vanno poi essiccati all’ombra in un luogo asciutto o in essiccatoi, senza superare i 35°C.

Modalità d’uso

  • Infuso: si consiglia di utilizzare circa 5g di fiori di camomilla per tazza (200ml). Bollire l’acqua e immergere i fiori di camomilla essiccati. Lasciare in infusione per 5 minuti, quindi filtrare e dolcificare se necessario. La camomilla può essere assunta fino a tre o quattro volte al giorno [1].
  • Olio essenziale: può essere utilizzato in aromaterapia e massaggi, ma anche per uso interno se indicato nel prodotto. E’ utile in caso di stress, insonnia, intestino irritabile, irritazioni cutanee e dolori mestruali. Per uso interno si assumono 2 gocce fino a tre volte al giorno in un cucchiaino di miele. O secondo le indicazioni riportate sulla confezione del prodotto.

Utilizzo tradizionale

La camomilla è una pianta conosciuta fin dall’antichità, ne parla Dioscoride in De Materia Medica (50-70 d.C.) e a riguardo scrive:

La camomilla: alcuni la chiamano leucantemon, altri eranthemon, perché fiorisce in primavera, altri ancora chamaemelon, a causa della somiglianza del suo profumo con le mele, altri melanthemon, altri chrysocallia e altri callia. Ci sono tre tipi di questa pianta che differiscono solo nei fiori; i germogli sono alti una spanna, arbustivi e hanno molte ascelle; le foglie sono piccole e delicate; i piccoli capolini sono rotondi e hanno una brillantezza biancastra e dorata al centro. Ma all’esterno, disposti in cerchio, i piccoli petali sono bianchi, gialli o viola, delle dimensioni della ruta. Cresce in terreni accidentati e lungo le strade, e viene raccolta in primavera.
Le radici, i fiori e le foglie verdi hanno proprietà riscaldanti e snellenti. Quando vengono bevuti e usati nei bagni da seduti, favoriscono il flusso mestruale, l’espulsione di embrioni/feti, calcoli e urina. Vengono somministrati per le infiammazioni e per le ostruzioni intestinali, puliscono la itterizia e trattano le persone con malattie epatiche. Il decotto viene anche utilizzato nei bagni a vapore per la vescica. Per le persone con calcolosi, quella con i fiori viola, più grande sotto ogni aspetto e chiamata propriamente eranthemon, è più efficace; quella chiamata leucanthemon è più diuretica, così come la chrysanthemon. Quando applicati come impacco, curano le fistole lacrimali e, se masticati, trattano il mughetto.
Alcuni, triturandoli con olio, li usano anche come unguento per curare le febbri intermittenti. È necessario conservarli, dopo aver tagliato separatamente le foglie e i fiori e averli trasformati in piccole pastiglie, e conservare la radice dopo averla essiccata. All’occorrenza, bisogna dare a volte due parti di fiori e una parte di foglie verdi o radice, e altre volte il contrario, una parte di fiori e due parti di foglie verdi, raddoppiando la quantità alternativamente ogni due giorni. Va bevuto diluito nel miele idromele.
“[2]

La pianta è conosciuta per le sue proprietà terapeutiche che la rendono un rimedio naturale molto utilizzato. E’ usata per il suo noto effetto rilassante e sedativo. L’infuso di camomilla può avere un effetto lenitivo sulla pelle irritata e infiammata.

Ricerca scientifica

Camomilla ha proprietà antinfiammatorie e antidiarroiche [3], ma è dimostrata anche la sua proprietà digestiva [4] e addirittura anticancro, avendo un effetto pro-apoptotico in varie linee cellulari tumorali [5].
L’assunzione di camomilla ha inoltre un effetto antiossidante, neuroprotettivo, antimicrobico, antiallergico e cardioprotettivo [6].
Può ridurre i sintomi di ansia, insonnia e stress, e può anche alleviare dolori e crampi addominali.
Uno studio molto recente ha evidenziato una potente attività antibatterica di camomilla, specialmente contro batteri gram-positivi che avevano mostrato antibiotico resistenza [7]
Due composti bioattivi della camomilla, α-bisabololo e apigenina hanno dimostrato in studi preclinici attività antigenotossica e confermato anche la proprietà pro-apoptotica nei confronti di linee cellulari della leucemia HL-60 [8]
Un recente studio in vitro ha evidenziato che l’assunzione di camomilla, insieme a probiotici e vitamine può costituire un valido supporto nel trattamento delle malattie infiammatorie dell’intestino, in particolare nella colite [9]

Avvertenze e controindicazioni

Gli effetti collaterali sono molto rari e riguardano prevalentemente reazioni allergiche. I soggetti con ipersensibilità alla camomilla o ad altre piante della famiglia delle Asteraceae (Compositae) non devono utilizzare il prodotto. Non ci sono dati sufficienti sull’utilizzo di determinati preparati a base di camomilla comune nei bambini di età inferiore ai 12 anni, e in particolare per l’uso orale in bambini di età inferiore ai 6 mesi.
Prima di iniziare ad assumere un prodotto naturale è sempre opportuno consultare il proprio medico curante.

Riferimenti

  1. Committee on Herbal Medicinal Products (HMPC). (2015, July 7). European Union herbal monograph on Matricaria recutita L., flos. EMA/HMPC/55843/2011.
  2. Dioscorides, P. (2005). De materia medica (L. Y. Beck, Trans.). Olms-Weidmann.
  3. Peña D, de Montes Oca N, Rojas S, Parra A, García G. Anti-inflammatory and anti-diarrheic activity of Isocarpha cubana Blake. Pharmacologyonline. 2006;3:744–749.
  4. Srivastava JK, Shankar E, Gupta S. Chamomile: A herbal medicine of the past with bright future. Mol Med Rep. 2010 Nov 1;3(6):895-901. doi: 10.3892/mmr.2010.377. PMID: 21132119; PMCID: PMC2995283.
  5. Srivastava JK, Gupta S. Antiproliferative and apoptotic effects of chamomile extract in various human cancer cells. J Agric Food Chem. 2007;55:9470–9478.
  6. Al-Dabbagh B, Elhaty IA, Elhaw M, Murali C, Al Mansoori A, Awad B, Amin A. Antioxidant and anticancer activities of chamomile (Matricaria recutita L.). BMC Res Notes. 2019 Jan 3;12(1):3. doi: 10.1186/s13104-018-3960-y. PMID: 30602390; PMCID: PMC6317209.
  7. Křížkovská B, Hoang L, Brdová D, Klementová K, Szemerédi N, Loučková A, Kronusová O, Spengler G, Kaštánek P, Hajšlová J, Viktorová J, Lipov J. Modulation of the bacterial virulence and resistance by well-known European medicinal herbs. J Ethnopharmacol. 2023 Apr 10;312:116484. doi: 10.1016/j.jep.2023.116484. Epub ahead of print. PMID: 37044231.
  8. Anter J, Romero-Jiménez M, Fernández-Bedmar Z, Villatoro-Pulido M, Analla M, Alonso-Moraga A, Muñoz-Serrano A. Antigenotoxicity, cytotoxicity, and apoptosis induction by apigenin, bisabolol, and protocatechuic acid. J Med Food. 2011 Mar;14(3):276-83. doi: 10.1089/jmf.2010.0139. Epub 2010 Dec 23. PMID: 21182433.
  9. Cocetta V, Giacomini I, Tinazzi M, Berretta M, Quagliariello V, Maurea N, Ragazzi E, Carnevali I, Montopoli M. Maintenance of intestinal epithelial barrier integrity by a combination of probiotics, herbal extract, and vitamins. Minerva Pediatr (Torino). 2023 May 11. doi: 10.23736/S2724-5276.23.07128-8. Epub ahead of print. PMID: 37166776.