Vitamin-D

Vitamina D: benefici e modalità d’uso di questa preziosa vitamina liposolubile

Oggi molti assumono la vitamina D come farmaco (prescritto dal proprio medico) e altri la assumono come integratore. Quali sono i vantaggi della prescrizione medica? Davvero tutti hanno bisogno di aumentare l’apporto di vitamina D? In base a cosa si sceglie il dosaggio adeguato e come si assume?

Vitamina D e fonti

La vitamina D è una sostanza liposolubile che viene assorbita nell’intestino tenue, principalmente nei tratti duodenale e digiunale, e distribuita attraverso la circolazione linfatica, prevalentemente al tessuto adiposo, per essere poi rilasciata in piccole quantità. Il principale metabolita (parzialmente idrofilo) circolante è il 25-idrossicolecalciferolo [25(OH) D3], che si accumula principalmente a livello epatico e muscolare e rappresenta un indicatore biochimico affidabile per la misurazione sierica di questa vitamina.
Le funzioni biologiche sono mediate dal suo metabolita attivo, l’1,25-diidrossicolecalciferolo [1,25(OH)2 D3].

Esistono due forme di vitamina D:

  • Ergocalciferolo (Vitamina D2): dal cibo vegetale come vari tipi di funghi (champignon, porcini, shitake, maitake), verdure a foglia verde, soia e derivati;
  • Colecalciferolo o Calcitriolo (Vitamina D3): principalmente dal sole grazie ai raggi UVB (lunghezze d’onda da 290 a 315 nm) a partire da un derivato del colesterolo (7-deidrocolesterolo) presente nell’epidermide; in minore percentuale dal cibo animale come: olio di fegato di merluzzo, tuorlo d’uovo, pesce azzurro, latticini e derivati.

Per entrambe le 2 forme, la vitamina D deve subire due reazioni di idrossilazione (aggiunta di gruppi -OH), che la rendono biologicamente attiva; tali reazioni hanno luogo nel fegato e nei reni.

Funzioni e benefici

La vitamina D svolge numerose ed importanti funzioni con i relativi benefici [1, 2, 10]:

  • regola l’assorbimento di calcio e fosforo;
  • stimola il sistema immunitario;
  • previene lo sviluppo di malattie cardiovascolari;
  • regola la crescita cellulare;
  • stimola la produzione di insulina.

Questo è possibile perché i recettori per la vitamina D si trovano nella maggior parte dei tessuti [3], non solo in quelli che partecipano alle classiche azioni della vitamina D (intestino, ossa, reni). Ne deriva che una quota normale di vitamina D porta beneficio a tutto l’organismo, date le sue molteplici funzioni.

Dosaggi e modalità d’assunzione

Non è corretto parlare di “dose giornaliera consigliata” o RDA perché non si può stabilire un valore comune di assunzione di vitamina D giornaliera in quanto l’assunzione di questa vitamina è correlata a molte variabili:

  • esposizione solare, condizioni geografiche e di latitudine;
  • abitudini di vita;
  • età, sesso e indice di massa corporea;
  • patologie e problemi di assorbimento intestinale;
  • altro ancora.

È più corretto parlare di “assunzione adeguata” o AI sufficiente a mantenere uno stato di salute ottimale.
Secondo il SINU (Società Italiana di Nutrizione) e i LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia), l’assunzione adeguata (AI) di vitamina D in soggetti sani è di circa 15 µg/die (= 600 U.I.) * in ambo i sessi, 10 µg/die (= 400 U.I.) per i lattanti fino a 11 mesi di vita.
Per tutte le fasce d’età ed entrambi i sessi il fabbisogno medio (AR) di vitamina D è di 10 µg/die. (= 400 U.I.) considerando sia gli apporti alimentari sia la sintesi endogena nella cute [4,5].
* 1 μg di colecalciferolo = 40 U.I. (Unità Internazionali) di vitamina D
Per maggiore conferma sul razionale d’uso e dosaggi della vitamina D, anche la Società Italiana per l’Osteoporosi, il Metabolismo Minerale e le Malattie dell’Osso (SIOMMMS) ha elaborato delle chiare linee guida [9].

Come già citato, ci sono molte variabili che condizionano l’AI personale; per questo non tutti hanno davvero bisogno di integrare la vitamina D e, se la si integra, non tutti devono integrarla allo stesso modo e/o dosaggio.

Va assunta sempre dopo un pasto (pranzo o cena) contenente grassi perché, essendo una vitamina liposolubile (solubile nei lipidi), viene assorbita meglio in presenza di cibi grassi [6,7].
Possiamo trovare la Vitamina D in varie forme farmaceutiche:

  • fiale (iniettabili e bevibili), flaconcini e gocce (in veicolo oleoso); per maggiore praticità si consiglia di assumere la dose comodamente su un pezzo di pane, come se fosse olio; le fiale iniettabili sono preferite per chi ha problemi di malassorbimento;
  • capsule molli: contenenti all’interno già la forma liquida di assorbimento più veloce rispetto alla classica compressa;
  • compresse: normali compresse da deglutire che avranno bisogno di affrontare il processo di dissoluzione nello stomaco;
  • compresse e film orosolubili: si sciolgono in bocca; il vantaggio è il veloce assorbimento data la fitta componente sublinguale di vasi; utili anche per chi ha difficoltà di deglutizione.

Farmaco o integratore

In base ai casi, la vitamina D si può acquistare come integratore o come farmaco con ricetta medica.

Solitamente si acquista con ricetta medica quando in base a: esami del sangue con risultato del dosaggio di vitamina D e di paratormone (PTH), età, predisposizioni, stile di vita e/o patologie, il medico stabilisce la necessità di prescrivere la vitamina D.

L’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha stabilito che se il paziente rientra nella seguente lista di casi:

  • gravidanza o allattamento;
  • bambini;
  • osteoporosi da qualsiasi causa non candidate a terapia remineralizzante (NOTA 79);
  • livelli sierici di vitamina D inferiori a 20 ng/mL;
  • terapie che alterano l’assorbimento o interferiscono con il metabolismo della vitamina D (quali antiepilettici, glucocorticoidi, antiretrovirali, antimicotici, colestiramina, orlistat, etc.)

ha diritto alla NOTA Limitativa 96 (entrata in vigore il 26 ottobre 2019) quindi a non pagare interamente il farmaco perché è prescrivibile a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
La nota vale per la vitamina D sotto forma di: colecalciferolo, colecalciferolo / sali di calcio, calcifediolo [8].
In caso di mancata nota, il farmaco sarà a totale carico del paziente con classica ricetta bianca a pagamento (oggi anche in forma dematerializzata) ma sempre sotto prescrizione.

Generalmente si acquista come farmaco quando si può accedere alla NOTA 96 oppure quando la si prende per periodi prolungati sotto controllo medico. Si può anche acquistare come integratore ma si consiglia sempre il parere del proprio medico o del farmacista che può, ad oggi, effettuare dosaggio di vitamina D con prelievo di sangue capillare in farmacia con risultati in 15 minuti; a seguito del risultato e delle domande mirate per capire il singolo caso, si passa al consiglio. Il consiglio di un professionista sanitario è importante perché la vitamina D è pur sempre una vitamina liposolubile e va consigliata quando è davvero necessario integrarla (da sola o in associazioni).

Valori della vitamina D e significato

In caso di carenza, non c’è sintomatologia perciò la diagnosi avviene tramite esami del sangue; in base ai livelli sierici di Vitamina D i valori [3] rappresentano le seguenti condizioni:

  • NORMALE con valori compresi tra 30 e 100 ng/ml,
  • INSUFFICIENZA un valore tra 20 e 30 ng/ml,
  • CARENZA un valore < 20 ng/ml e GRAVE CARENZA per valori < 10 ng/ml: condizioni che nell’adulto sviluppano osteomalacia (e nel bambino il rachitismo) che si accompagna generalmente alla riduzione della forza muscolare,
  • ECCESSO se > 100 ng/ml e INTOSSICAZIONE se > 150 ng/ml. L’intossicazione è una condizione molto rara caratterizzata da ipercalcemia e rapido deterioramento della funzione renale che non può in alcun modo verificarsi in seguito a un’esposizione costante ai raggi solari, mentre può essere provocata da un utilizzo scorretto degli integratori.

Principali cause di carenza di vitamina D

Le principali cause di carenza di vitamina D [3,9] sono le seguenti (con qualche esempio):

  • sintesi cutanea ridotta (pigmento della pelle, invecchiamento, stagione e ora del giorno),
  • diminuzione assorbimento (celiachia, morbo di Crohn, Fibrosi cistica, bypass gastrico, farmaci che riducono l’assorbimento del colesterolo),
  • aumento del sequestro (obesità: BMI > 30),
  • aumento del catabolismo (glucocorticoidi, anticonvulsivanti),
  • allattamento al seno e gravidanza,
  • diminuzione della sintesi di 25-idrossivitamina D (insufficienza epatica),
  • diminuzione della sintesi di 1,25-diidrossivitamina D (insufficienza renale cronica),
  • aumento della perdita urinaria di 25-idrossivitamina D (proteinuria nefrosica)

Prima di notare un aumento di vitamina D con gli esami del sangue a seguito di integrazione bisogna aspettare circa 3-4 mesi.

Riferimenti

  1. Aranow, C. (2011). Vitamin D and the immune system. Journal of Investigative Medicine: The Official Publication of the American Federation for Clinical Research, 59(6), 881-886.
  2. Bikle, D. (2009). Nonclassic actions of vitamin D. The Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, 94(1), 26-34.
  3. Brandi, M. L., & Michieli, D. (n.d.). Vitamina D: Ruolo e indicazioni cliniche. Pacini Medicina.
  4. Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU). (2019, July 9). Vitamine – Fabbisogno medio (AR).
  5. European Food Safety Authority. (2016, October 28). EFSA sets dietary reference values for vitamin D.
  6. Mulligan, G. B., & Licata, A. (2010). Taking vitamin D with the largest meal improves absorption and results in higher serum levels of 25-hydroxyvitamin D. Journal of Bone and Mineral Research: The Official Journal of the American Society for Bone and Mineral Research, 25(4), 928-930.
  7. Raimundo, F. V., Faulhaber, G. A., Menegatti, P. K., Marques, L. da S., & Furlanetto, T. W. (2011). Effect of high- versus low-fat meal on serum 25-hydroxyvitamin D levels after a single oral dose of vitamin D: A single-blind, parallel, randomized trial. International Journal of Endocrinology, 2011, 809069.
  8. Agenzia Italiana del Farmaco. (2023, 21 febbraio). Nota 96: Per la prescrizione di farmaci a base di vitamina D. https://www.aifa.gov.it
  9. Agenzia Italiana del Farmaco. (2023, 7 febbraio). Nota 79. https://www.aifa.gov.it