Artemisia-annua
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Artemisia

Artemisia annua L.
Numero di osservazioni umane nel mondo di nel 2023. Credits: GBIF | OpenStreetMap.

Nome scientifico

Artemisia annua L.

Nome comune

Artemisia; Assenzio annuale

Parti usate

Foglie, Sommità fiorite

Fitochimica

Monoterpeni (1,8-cineolo, alfa-pinene, camfene, canfora, alfa-terpinene, mirteneolo, alfa-mircene, triciclene, alfa-tujene, 2,4(10)-tujadiene, sabinene, beta-pinene, deidro-1,8-cineolo, alfa-fellandrene, p-cimene, limonene, gamma-terpinene, idrato di cis-sabinene, terpinolene, idrato di trans-sabinene, 6,7-epoxymircene, trans-pinocarveolo, pinocarvone, borneolo, terpinen-4-olo, mirtinal, trans-carveolo, acetato di cis-sabinene idrato, acetato di bornile, acetato di trans-pinocarvile, acetato di mirtile); Sesquiterpeni (beta-cariofillene, germacrene D, alfa-copaene, beta-copaene, alfa-humulene, (E)-beta-farnesene, gamma-gurjunene, beta-selinene, ossido di cariofillene, artemisitene, deidroartemisinina, arteannuina B, acido artemisinico, acido diidroartemisinico); Sesquiterpeni Lattone (Artemisinina, Diidroartemisinina); Acidi Fenolici (Acido caffeico, Acido chinico, acidi caffeilchinici, acidi feruloilchinici, acidi dicaffeilchinici, acidi diferuloilchinici, acidi caffeilferuloilchinici, acidi disuccinoilcaffeolchinici); Flavonoidi (luteolina, luteolina-7-O-glucoside, patuletina, jaceidina, cirsilineolo, vitexina, isovitexina, di-C-esosil-pentosil-flavoni, 6-C-glucosil-8-C-arabinosil apigenina, 6-C-arabinosil-8-C-glucosil apigenina, eriodictyolo, rutinoside di chrysoeriol, tetrametossiflavanone, trimetossicoumarina); Cumarine

Botanica

Artemisia annua è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Asteraceae. E’ originaria della provincia di Hunan in Cina, ma diffusa in tutto il mondo.
Ha un suo aroma distintivo e le foglie sono glabre di colore verde intenso, arricchite da punteggiature ghiandolari. L’assenzio annuale può raggiungere un’altezza massima di 2 metri.
La struttura della pianta si sviluppa da una radice a fittone, con filamenti laterali. Il fusto è eretto e può essere ramoso fin dalla base o, a volte, monocaule. E’ cilindrico, striato e tende a colorarsi di rosso nella parte mediana e terminale, caratteristica che si estende a tutta la pianta con l’avanzare dell’età.

Le foglie dell’Artemisia annua hanno una pagina inferiore tomentosa, mentre quella superiore, oltre a mostrare un verde più intenso, ha punteggiature ghiandolari. Queste foglie, dalla forma triangolare, sono divise in 2-3 parti pennatosette di dimensioni 3-5cm (in alcuni casi fino a 10cm) x 2-4 cm con bordi leggermente rivolti verso l’alto. I lobi delle foglie sono stretti e dentati, e il picciolo misura 1-2 cm di lunghezza.

L’infiorescenza si compone di una pannocchia terminale e fogliosa di capolini penduli di 15-20 cm. I capolini, del diametro di 1,5-2,5 mm, sono costituiti da brattee embricate di forma lanceolata, di colore paglierino con una nervatura centrale verde-ialino. Queste brattee non superano la corolla, che si sostiene su un peduncolo molto corto.

I fiori dell’Artemisia annua sono ermafroditi e pentameri, composti da una corolla tubolare attinomorfa di 1,5 mm. La colorazione varia dal giallo paglierino al giallo scuro. Il margine della corolla è pentalobato nei fiori ermafroditi interni e bilobato in quelli femminili esterni.

La struttura riproduttiva della pianta comprende 5 stami con antere saldate tra loro. Lo stimma si biforca profondamente, mentre l’ovario è infero, bicarpellare e uniloculare.

Il frutto è un achenio ellittico-ovoidale privo di pappo, con numerosi piccoli semi.

Raccolta

Il tempo balsamico di Artemisia annua corrisponde alla tarda estate o all’inizio dell’autunno, a seconda delle condizioni climatiche locali, quando la pianta è in piena fioritura. Durante questo periodo, le foglie e le parti aeree della pianta vengono raccolte, preferibilmente nelle ore del mattino dopo la dissolvenza della rugiada. Nella raccolta è importante rispettare la pianta e l’ecosistema circostante. Le parti raccolte vengono poi essiccate in un luogo fresco e ventilato, lontano dalla luce diretta del sole. Una volta essiccate, possono essere utilizzate per la produzione di estratti o tisane.

Modalità d’uso

L’erba secca di Artemisia annua è ufficialmente elencata nel farmacopea della Repubblica Popolare Cinese come rimedio per febbre e malaria, con un dosaggio giornaliero di 4.5-9 g di erba secca preparata come infusione [1]

Utilizzo tradizionale

La pianta fu citata per la prima volta da Hong Ge (281-340 a.C.) come rimedio per trattare febbre e brividi nel “Manuale di Prescrizioni per il Trattamento di Emergenza” (Hou Bei Ji Fang). E’ tutt’ora utilizzata per il trattamento della malaria e della febbre, sotto forma di tè o succo pressato. In particolare l’artemisinina è il farmaco antimalarico più efficace riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) [1]
La tradizione popolare indica l’artemisia come rimedio per regolarizzare i disturbi mestruali e per favorire la digestione [9].

Ricerca scientifica

Gli studi condotti sulla Artemisia annua hanno rivelato che la pianta contiene artemisinina, un composto con proprietà antimalariche significative. L’artemisinina e i suoi derivati sono diventati trattamenti standard per la malaria a livello globale. Ulteriori ricerche hanno evidenziato il potenziale dell’artemisinina nel trattamento di altre malattie, compresi il lupus eritematoso, la schistosomiasi, la tripanosomiasi, e vari tipi di cancro. Inoltre, l’artemisinina ha mostrato la capacità di ridurre la glicemia e potrebbe quindi avere un impatto sul trattamento del diabete mellito.

Antiossidante

Diverse ricerche hanno dimostrato la capacità antiossidante dell’Artemisia annua, dovuta principalmente alla presenza di composti fenolici come terpeni, flavonoidi e cumarine. In particolare, uno studio ha identificato un flavonoide, chrysoprenol D, come principale molecola responsabile dell’attività antiossidante di questa pianta. Un altro studio ha evidenziato le proprietà antiossidanti dell’olio essenziale di Artemisia annua attraverso diversi test come DPPH, ABTS e ORAC. Infine, un’altra ricerca ha indagato l’effetto protettivo dell’estratto etanolico acquoso dell’Artemisia annua contro lo stress ossidativo nei topi, mostrando un miglioramento dell’attività dell’enzima antiossidante NQO1 [2].Antiangiogenica

Antidiabetica

Gli estratti acquosi di Artemisia annua mostrano significative attività anti-iperglicemiche e anti-ipoinsulinemiche in animali diabetici. Gli studi suggeriscono che l’effetto antidiabetico possa essere dovuto alla stimolazione della secrezione di insulina dalle cellule β, all’inibizione delle cellule α delle isole pancreatiche o all’aumento dell’attività dell’insulina. È stato inoltre dimostrato che i componenti dell’olio essenziale dell’artemisia hanno un effetto protettivo contro i danni alle cellule epatiche [2].
In uno studio recente, sono state isolate tre sostanze chiamate acidi dicaffeilchinici. Si è scoperto che questi acidi possono fermare un certo tipo di enzima collegato al diabete, e che hanno anche effetti benefici come antiossidanti. Inoltre, alcune di queste sostanze possono aiutare a guarire le ferite più velocemente. Quindi potrebbero essere utili per il trattamento del diabete e delle sue complicazioni [3].

Citotossica, antitumorale e antiangiogenica

L’estratto di A. annua ha una significativa citotossicità sulle cellule tumorali dimostrata in vitro e in vivo , in particolare dovuta all’artemisinina e i suoi derivati [2], ma artemisina potrebbe non essere l’unico composto con attività antitumorale della pianta. Diversi studi hanno infatti dimostrato che anche un estratto di Artemisia annua libero da artemisinina ha attività antitumorale in vitro e in vivo [1][4][5].

L’artesunato, farmaco antimalarico derivato dall’artemisina, ha mostrato proprietà antiangiogeniche in studi in vitro e in vivo. In particolare, nello studio in vivo condotto su topi sono state impiantate cellule tumorali ovariche umane HO-8910. La crescita del tumore è diminuita e la densità dei microvasi è stata ridotta dopo il trattamento con il farmaco, senza apparente tossicità per gli animali [11].

Immunomodulatrice e anti infiammatoria

L’artemisinina e i suoi derivati modulano importanti effettori del sistema immunitario, tra cui i recettori di tipo Toll (TLRs). Diversi studi hanno dimostrato l’effetto immunomodulatore degli estratti di Artemisia annua sui componenti del sistema immunitario TLR2 e TLR4. L’artemisinina e i suoi derivati sono stati testati per le loro attività anti-infiammatorie in numerosi modelli di malattie autoimmuni e allergiche. I risultati indicano che l’Artemisia annua ha proprietà protettive contro l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico e la nefrite da lupus. Inoltre, l’artesunato, un derivato dell’artemisinina, ha dimostrato azioni terapeutiche contro le malattie infiammatorie intestinali [2]. Anche isofraxidina, una cumarina presente nell’estratto di Artemisia annua, ha proprietà antinfiammatorie [6].

Antibatterica e antifungina

L’olio essenziale di Artemisia annua è stato oggetto di numerosi studi per testare le sue attività antibatteriche e antifungine. Sia l’olio nella sua interezza che i suoi componenti principali, come la canfora, 1,8-cineolo, α-pinene, e la chetone di artemisia, hanno dimostrato di inibire efficacemente una vasta gamma di batteri gram-positivi e gram-negativi. Questi includono Staphylococcus aureus, Escherichia coli, Salmonella enteritidis, e Pseudomonas aeruginosa, tra gli altri. Gli estratti di Artemisia annua hanno mostrato anche un’ampia gamma di proprietà antifungine, risultando attivi contro Fusarium oxysporum, Fusarium solani e Cylindrocarpon destrutans, comuni patogeni fungini agricoli [2].
Anche l’estratto acquoso di Artemisia annua ha mostrato in vitro notevoli proprietà antibatteriche nei confronti di Candida albicans, Enterococcus faecalis, Klebsiella pneumoniae e Staphylococcus aureus [7]

Antivirale

Gli estratti di Artemisia annua, così come l’artemisinina e i suoi derivati, hanno dimostrato attività antivirale sia in vitro che in vivo. I virus testati includono sia virus a DNA che a RNA. Tra questi, l’HIV, l’Epstein-Barr Virus (EBV), l’Herpes Simplex Virus 1 (HSV-1), e l’Hepatitis B Virus (HBV). Le ricerche hanno rilevato un’azione inibitoria efficace di queste sostanze nei confronti della replicazione virale. Gli studi sulle attività antivirali dell’artemesinina e dei suoi derivati riguardano anche il citomegalovirus umano (HCMV), contro il quale hanno mostrato una notevole efficacia [2].
Un’analisi su diciannove studi ha inoltre evidenziato proprietà antivirali nei confronti di SARS-CoV-2 [8].

Antiparassitaria

La ricerca scientifica sull’Artemisia annua ha rivelato diverse attività anti-elmintiche. Gli studi hanno dimostrato una riduzione significativa del numero totale di elminti. Inoltre, è stata osservata una riduzione significativa del numero di uova di elminti e dei granulomi causati dalle uova nel fegato degli animali ospiti. L’artemisinina e i suoi derivati esercitano uno stress ossidativo sui vermi, che porta all’esaurimento del glutatione (GSH) e alla perossidazione lipidica, causando danni morfologici significativi nei parassiti.
Il trattamento con artemisinina ha mostrato di ridurre significativamente il numero di elminti adulti nel piccolo intestino e il totale delle larve nei muscoli dei topi, con un effetto comparabile a quello del mebendazolo.
L’artemisinina e i suoi derivati sono stati testati anche contro Echinococcus spp., Taenia crassiceps, Echinostoma spp., Fasciola spp., Clonorchis sinensis, Opisthorchis viverrini, Paragonimus westermani, Heterophyes heterophyes e Paramphistomum microbothrium.
Sono state descritte attività in vitro e in vivo anche contro parassiti protozoari come Leishmania spp., Trypanosoma spp., Toxoplasma gondii, Neospora caninum, Eimeria tenella, Acanthamoeba castellanii, Naegleria fowleri, Cryptosporidium parvum, Giardia lamblia e Babesia spp [2]

Avvertenze e controindicazioni

Gli effetti collaterali più frequenti sono rappresentati da nausea, vomito, diarrea, crampi addominali.
Artemisia annua è stata testata in vivo per la sicurezza durante la gravidanza dei ratti. Lo studio ha osservato che, sebbene non causi epatotossicità e ematotossicità nelle madri, una dose di 100mb/kg di estratto alcolico riduce significativamente la dimensione della cucciolata, portando ad una diminuzione degli estrogeni materni. Inoltre, a dosi di 300mb/kg sono stati osservati feti malformati (31%) e deceduti (21%). Pertanto A. annua potrebbe causare embriotossicità a concentrazioni superiori alla dose terapeutica [10] è quindi sconsigliata in gravidanza e allattamento.
E’ consigliabile evitare l’Artemisia annua in caso di terapia farmacologica per la cura delle aritmie cardiache.
L’uso prolungato dell’erba può risultare dannoso, gli effetti indesiderati iniziano ad aumentare col tempo e alcuni di essi possono essere molto pericolosi.
L’artemisia può interagire con amari, terapie ormonali, farmaci neurostimolanti e può aumentare la biodisponibilità della carbamazepina, un farmaco anticonvulsivante.
E’ opportuno consultare il proprio medico curante prima di assumere Artemisia annua.

Riferimenti

  1. Han X, Chai Y, Lv C, Chen Q, Liu J, Wang Y, Chou G. Sesquiterpenes from Artemisia annua and Their Cytotoxic Activities. Molecules. 2022 Aug 10;27(16):5079. doi: 10.3390/molecules27165079. PMID: 36014318; PMCID: PMC9414659.
  2. Septembre-Malaterre A, Lalarizo Rakoto M, Marodon C, Bedoui Y, Nakab J, Simon E, Hoarau L, Savriama S, Strasberg D, Guiraud P, Selambarom J, Gasque P. Artemisia annua, a Traditional Plant Brought to Light. International Journal of Molecular Sciences. 2020; 21(14):4986. https://doi.org/10.3390/ijms21144986
  3. El-Askary H, Salem HH, Abdel Motaal A. Potential Mechanisms Involved in the Protective Effect of Dicaffeoylquinic Acids from Artemisia annua L. Leaves against Diabetes and Its Complications. Molecules. 2022 Jan 27;27(3):857. doi: 10.3390/molecules27030857. PMID: 35164118; PMCID: PMC8839821.
  4. Lang SJ, Schmiech M, Hafner S, Paetz C, Steinborn C, Huber R, Gaafary ME, Werner K, Schmidt CQ, Syrovets T, Simmet T. Antitumor activity of an Artemisia annua herbal preparation and identification of active ingredients. Phytomedicine. 2019 Sep;62:152962. doi: 10.1016/j.phymed.2019.152962. Epub 2019 May 16. PMID: 31132755.
  5. Kolesar JM, Seeberger PH. Editorial: Anticancer Potential of Artemisia annua. Front Oncol. 2022 Feb 24;12:853406. doi: 10.3389/fonc.2022.853406. PMID: 35280785; PMCID: PMC8909362.
  6. Mirbehbahani, F. S., Hejazi, F., Najmoddin, N., & Asefnejad, A. (2020). Artemisia annua L. as a promising medicinal plant for powerful wound healing applications. Progress in biomaterials, 9(3), 139–151. https://doi.org/10.1007/s40204-020-00138-z
  7. Allemailem KS. Aqueous Extract of Artemisia annua Shows In Vitro Antimicrobial Activity and an In Vivo Chemopreventive Effect in a Small-Cell Lung Cancer Model. Plants (Basel). 2022 Dec 1;11(23):3341. doi: 10.3390/plants11233341. PMID: 36501380; PMCID: PMC9739242.
  8. Fuzimoto AD. An overview of the anti-SARS-CoV-2 properties of Artemisia annua, its antiviral action, protein-associated mechanisms, and repurposing for COVID-19 treatment. J Integr Med. 2021 Sep;19(5):375-388. doi: 10.1016/j.joim.2021.07.003. Epub 2021 Jul 22. PMID: 34479848; PMCID: PMC8378675.
  9. Firenzuoli, F. (2009). Interazioni tra erbe, alimenti e farmaci (2nd ed.). Tecniche Nuove.
  10. Abolaji AO, Eteng MU, Ebong PE, Brisibe EA, Dar A, Kabir N, Choudhary MI. A safety assessment of the antimalarial herb Artemisia annua during pregnancy in Wistar rats. Phytother Res. 2013 May;27(5):647-54. doi: 10.1002/ptr.4760. Epub 2012 Jun 27. PMID: 22736625.
  11. Chen HH, Zhou HJ, Wu GD, Lou XE. Inhibitory effects of artesunate on angiogenesis and on expressions of vascular endothelial growth factor and VEGF receptor KDR/flk-1. Pharmacology. 2004 May;71(1):1-9. doi: 10.1159/000076256. PMID: 15051917.